Processo al Presidente del Terracina Calcio: è stato rinviato il secondo procedimento a carico di Eugenio Baioni
A Terracina si fa festa per la promozione in Serie D. Ieri, 5 maggio, i “tigrotti”, battendo l’Atletico Pontinia hanno guadagnato l’agognato premio, dopo una battaglia durata tutto il campionato con il Pomezia.
A Latina, invece, il presidente della squadra (al momento sostituito dal fratello), Eugenio Baioni, dopo essere stato assolto per i reati di lesioni personali, violenza e resistenza a pubblico ufficiale, doveva affrontare il secondo procedimento penale scaturito dal secondo arresto maturato lo scorso 20 gennaio.
Il 24 aprile, Baioni, difeso dall’avvocato Lorenzo Magnarelli, è stato assolto dal giudice monocratico del Tribunale di Latina, Simona Sergio, perché incapace di intendere e volere. Al momento l’imprenditore terracinese si trova in una clinica romana per un percorso di recupero.
Lo scorso 19 gennaio, Baioni fu arrestato per la prima volta in ordine ai reati di lesioni personali, violenza e resistenza a pubblico ufficiale, per cui, come detto, è stato assolto. Tuttavia, per Baioni erano due i procedimenti in corso: il primo terminato lo scorso 24 aprile e quello odierno che si è aperto davanti al giudice monocratico Mario La Rosa, scaturito dalla reazione violenta dell’imprenditore poco prima di comparire davanti al primo giudice lo scorso 20 gennaio, all’indomani del primo arresto.
Lo scorso 23 gennaio, il giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Latina, Giuseppe Cario, al termine di una camera di consiglio piuttosto lunga, aveva deciso, dopo aver convalidato il secondo arresto, per la custodia cautelare in carcere a carico del Presidente del Terracina Calcio, Eugenio Baioni. La misura cautelare derivava, per l’appunto, dai fatti accaduto sabato 20 gennaio, presso il Tribunale di Latina, dove si era tenuta l’udienza di convalida del primo arresto dell’imprenditore 52enne di Terracina, arrestato il giorno precedente, 19 gennaio, dal personale del Commissariato di Polizia di Terracina.
Nel corso dell’udienza col rito direttissimo, il Giudice monocratico Fabio Velardi aveva avallato l’operato dei poliziotti, convalidando l’arresto e, accogliendo la richiesta di misura cautelare, formulata dal Pubblico Ministero Daria Monsurrò, aveva disposto nei confronti di Baioni la restrizione agli arresti domiciliari. Misura ancora valida per il 52enne.
Tuttavia, la celebrazione dell’udienza era avvenuta senza la presenza di Baioni, garantita comunque dalla dall’avvocato difensore Lorenzo Magnarelli. La causa dell’assenza dell’imprenditore terracinese era ascrivibile al fatto che, pochi minuti prima dell’apertura dell’udienza, il 52enne, all’interno del Tribunale, si era reso autore di nuovi comportamenti fuori dalle righe.
Baioni, infatti, secondo gli inquirenti, si era scagliato ulteriormente contro i due agenti di polizia incaricati alla custodia e al controllo, colpendoli e provocando loro delle lesioni personali che richiedevano il trasporto degli stessi al Pronto Soccorso del Santa Maria Goretti di Latina. L’imprenditore era stato anche lui trasportato per scopi cautelari presso il pronto soccorso del medesimo nosocomio civile, non prima di essersi scagliato anche sul medico del 118, intervenuto all’interno del Tribunale di Latina. Il medico, secondo quanto riportato nell’ordinanza del Gip Cario, era stato colpito violentemente con un calcio.
A causa di questi comportamenti, Baioni avea rimediato, su disposizione del Pubblico Ministero di turno, il secondo arresto in due giorni. Proprio per quei fatti, Baioni ora deve rispondere dei reati di resistenza a pubblico ufficiale e lesioni personali aggravate. Il giudice La Rosa ha rinviato il processo al prossimo 20 maggio quando, con molta probabilità, l’avvocato difensore sposerà la stessa strategia difensiva inerente all’incapacità di intendere e di volere di Baioni.