VIOLENTO E FUORILEGGE FIN DA MINORENNE: SCATTA SORVEGLIANZA SPECIALE

Roberto Ciarelli
Roberto Ciarelli

Fin dalla minore età ha messo in pratica azioni violente: per il 27enne scatta la misura della sorveglianza speciale

I Carabinieri del Reparto Operativo-Nucleo Investigativo di Latina, diretti dal tenente colonnello Antonio De Lise, hanno notificato un decreto di applicazione della misura della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza emesso dalla Sezione III Penale, Sezione specializzata – misure di prevenzione del Tribunale Civile e Penale di Roma, su richiesta della Procura della Repubblica di Latina.

Il Comandante del Nucleo Investigativo di Latina, Antonio De Lise
Il Comandante del Nucleo Investigativo di Latina, Antonio De Lise

Il provvedimento è indirizzato a un 27enne pontino, ritenuto pericoloso in quanto soggetto che vive abitualmente con i proventi di attività delittuosa e dedito alla commissione di reati che pongono in pericolo la sicurezza e la tranquillità pubblica.

L’attività di indagine, eseguita dai Carabinieri del Nucleo Investigativo sotto la direzione della Procura pontina, ha consentito di dimostrare come il giovane, sin da quando era minorenne, quasi senza soluzione di continuità, sia stato una persona dedita ad attività delittuosa quali reati contro il patrimonio, in materia di stupefacenti, nonché per fatti caratterizzati da spiccata aggressività fisica e verbale.

Il provvedimento obbligherà il giovane, per i prossimi 3 anni, a non allontanarsi dal comune di residenza o abituale dimora, a non uscire dalla propria abitazione nell’arco orario compreso dalle 21.30 alle 06.30, a darsi immediatamente alla ricerca di un lavoro e a non associarsi a persone che hanno subito condanne e sono sottoposte a misure di prevenzione.

Il giovane rampollo del clan Ciarelli, figlio del numero 2 della famiglia di origine rom, Ferdinando Ciarelli detto “Furt”, e di Rosaria Di Silvio, sorella di uno dei capi del clan Di Silvio, Armando detto “Lallà”, è stato pochi giorni fa condannato per estorsione con l’aggravante mafiosa nel processo derivante dall’operazione denominata “Purosangue” di Squadra Mobile di Latina e Direzione Distrettuale Antimafia di Roma.

Sempre quest’anno, tra le condanne più recenti, Ciarelli junior, attualmente detenuto nel carcere di Viterbo, ha rimediato una pena di 7 anni e 4 mesi per episodi di estorsione e spaccio. Il processo era quello relativo all’operazione dei Carabinieri del Nucleo Investigativo di Latina, con il coordinamento della Procura di Latina.

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