VILLINO CONFISCATO AI BARDELLINO, PAOLA VILLA RIPERCORRE L’ITER: “GARANTIRE LA VITTORIA DELLO STATO”

Via Giorgio La Pira a Formia: qui è ubicata l'unità immobiliare appartenuto ai Bardellino
Via Giorgio La Pira a Formia: qui è ubicata l'unità immobiliare appartenuta ai Bardellino

Villino confiscato dei Bardellino a Formia assegnato alla Guardia di Finanza, Paola Villa: “Vittoria che va garantita dalla nuova amministrazione”

“Ottima notizia quella che il comune di Formia abbia dato in comodato d’uso gratuito uno degli immobili confiscato alla famiglia Bardellino, alla Guardia di Finanza per ricavarne alloggi per il personale in servizio. In realtà in Via Giorgio La Pira – spiega l’ex sindaco di Formia e rieletta al Consiglio Comunale dopo il primo turno delle recenti elezioni amministrative”.

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Gli immobili confiscati sono tre e quelli di proprietà della famiglia Bardellino sono quattro, ma uno di questi in anni addietro, quando per una parentesi furono dissequestrati, perché non ancora confiscati, fu intestato alla moglie di Ernesto Bardellino, la signora Flora Gagliardi, incensurata e quindi successivamente non oggetto di confisca ed oggi residenza della famiglia”.

“Uno dei tre appartamenti nel 2019 fu oggetto di un bando regionale al quale come amministrazione partecipammo e vincemmo, denominato “Abitare la vita”, e si ottennero circa 64.000,00 euro per ristrutturane uno e indirizzarlo a scopi sociali. Dal 2019 fu lungo l’iter, faticoso l’assegnazione dei lavori, ma a dicembre 2020 finalmente si sbloccò la situazione e i lavori assegnati“.

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“Tutto, quando ruota intorno a questi beni, diventa complicato e difficile. Pertanto speriamo che presto anche questo appartamento, già ristrutturato, diventi centro di servizi sociali per la collettività, ad esempio potrebbe essere assegnato alla Caritas diocesana per allestire ambulatori medici o odontoiatrici, dopo una dovuta manifestazione di interesse, come prevede la norma sui beni confiscati. Il sequestro di questo complesso immobiliare è stata una grande vittoria per lo Stato. La famiglia Bardellino, residente a Formia dagli anni ’80, ha trasferito i suoi affari e interessi economici nella nostra città, soprattutto dopo la presunta morte in Brasile del capostipite Antonio Bardellino, ha instaurato rapporti con altri personaggi ambigui locali, come evidenziato da inchieste come “Formia Connection” e “Operazione Golfo”, avrebbe instaurato rapporti anche con il capoluogo della provincia, attraverso i Di Silvio, come dichiarato dai pentiti Riccardo e Pugliese nei diversi processi in atto sulla mafia pontina e come si evince dai rapporti semestrali della DIA, ogni anno”.

“La famiglia Bardellino ha investito proventi e fatto il centro dei propri affari nella grande discoteca Seven Up, costruita proprio agli inizi degli anni ’80, con i soldi di dubbia provenienza conservati nella Banca del Golfo, poi miseramente fallita. Discoteca rimasta punto di riferimento delle diverse organizzazioni criminali fino al suo misterioso incendio di quell’agosto del 1985. Oggi molti membri della famiglia Bardellino, figli di Ernesto e Silvio Bardellino e nipoti di Antonio Barellino, continuano a gestire interessi economici su Formia, e a gestire attività. Bella storia – conclude Villa – questo unico appartamento rimasto alla famiglia Bardellino, circondato da agenti della guardia di finanza, una storia che la nuova amministrazione, tutta, dovrà garantirne la sostanziale operatività e reale vittoria dello Stato”.

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