VARIANTE Q3 IN COMMISSIONE TRASPARENZA, LA PRESIDENTE COLETTA: “PERCORSO LEGITTIMO”

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Variante Q3 in Commissione Trasparenza del Comune di Latina, la Presidente Coletta (Lbc): “Percorso legittimo”

“È emerso con chiarezza che sulla vicenda legata alla variate Q3 non c’è un problema di trasparenza e di legittimità degli atti. Il percorso adottato nella passata amministrazione è stato indicato dai tecnici e corrisponde alla norma”.

Così commenta la presidente della commissione Trasparenza Floriana Coletta (Latina Bene Comune) a margine della seduta convocata oggi sulla questione, come richiesto dai consiglieri di maggioranza.

“Ci siamo fatti carico di aprire una discussione in maniera approfondita in commissione, grazie agli uffici che hanno risposto in maniera completa – continua la presidente Coletta – Siamo disponibili ad approfondire ancora con la prosecuzione della seduta che si occuperà di valutare e rispondere agli altri interrogativi sollevati. Ci tengo però a sottolineare quanto emerso finora: gli atti di questa vicenda, che da subito è finita sotto la lente della magistratura, sono tutti molto chiari.

E con altrettanta chiarezza è venuto fuori che ciò che i commissari di maggioranza sollevano è più una critica di natura politica, che nulla a che fare però con il piano della trasparenza e della correttezza degli atti e delle procedure. Il quadro di interrogativi ulteriori aperti dall’assessora Muzio impone una prosecuzione della seduta per dare modo agli uffici di rispondere puntualmente. La prossima data sarà definita quanto prima”.

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Come noto, nell’area Q3 della città, su Via del Lido, poco prima dello svincolo della SS Pontina, stanno sorgendo (e sono quasi ultimate) tre strutture medie di vendita (praticamente centri commerciali) con l’avallo di tre permessi a costruire concessi dal Suap del Comune di Latina alla Green Building srl. L’area era stata un tempo riconducibile al Garden Hotel.

Sulla vicenda, vi fu una indagine del sostituto procuratore di Latina, Giuseppe Miliano, che mise all’attenzione la delibera di Giunta (amministrazione Coletta) con cui fu approvata la variante urbanistica non sostanziale. L’area, che da vecchio piano regolatore sarebbe dovuta essere agricola e viabilistica, in teoria avrebbe consentito solo le cosiddette attrezzature turistiche a vocazione alberghiera, ossia permettere al vecchio hotel Garden di ampliarsi. La delibera di Giunta e i permessi a costruire hanno dato il lasciapassare a tre strutture commerciali e quindi, in teoria, vi sarebbe dovuto essere un passaggio in consiglio comunale per consentire un cambio di destinazione d’uso per trasformare l’area in commerciale.

Quell’inchiesta fu archiviata nel 2020. Da qualche mese, la Procura di Latina ha aperto una nuova inchiesta (vi sarebbero già cinque indagati), sempre condotta dai Carabinieri Forestali con il coordinamento del procuratore capo Giuseppe De Falco. Ai raggi x ci sono i tre permessi a costruire ottenuti dal privato tramite il servizio attività produttive (Suap) del Comune di Latina che, dopo l’archiviazione dell’indagine, ha proseguito l’iter amministrativo dando la possibilità di costruire le strutture.

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