USURA: ARRESTATO 72ENNE LEGATO AL CLAN DI LAURO

carabinieri

Usura e ricettazione: arrestato a Pomezia un 72enne di Napoli, accusato di prestiti concessi con tassi usurai

L’uomo, Raffaele Tranchino, 72enne originario di Napoli legato al clan Di Lauro (coinvolto nella faida di Scampia), aveva accordato un prestito da 250mila euro a un imprenditore di Pomezia pretendendo rate mensili da 25mila euro. La vittima si è così ritrovata a versare 400mila euro solo a titolo di interessi. Poi è scattata la denuncia che ha portato all’arresto dell’usuraio. Si tratta dello stesso imprenditore, Basilio Bucciarelli, che il 15 giugno fu vittima di un attentato a colpi d’arma da fuoco. L’imprenditore rispose al fuoco sparando dei colpi e facendo fuggire l’aggressore.

Tranchino è accusato dei reati di usura e ricettazione e, per questo, gli è stata sequestrata una villa in Sardegna del valore di 500mila euro, intestata a un’altra vittima del giro di usura. Il provvedimento di custodia cautelare agli arresti domiciliari è stato eseguito oggi dai carabinieri di Pomezia, dopo una lunga indagine iniziata con la denuncia della vittima, presentata nell’ottobre del 2020. Le indagini coordinate dalla Procura di Velletri hanno accertato che il 72enne, tra il 2018 ed il 2019, approfittando del grave stato di necessità dell’imprenditore, gli ha erogato la somma di 250mila euro con un tasso d’interesse usuraio del 10%, pari a 25mila euro mensili. In un anno, la vittima ha versato 400mila euro di interesse.

L’uomo ha prestato soldi ad altre persone, sempre con tassi fuori mercato: ad esempio nei confronti di un privato cittadino, destinatario di un prestito usuraio di 5.000 euro e nei riguardi di un altro imprenditore del settore alimentare, a sua volta percettore di 100.000 euro. In particolare, quest’ultimo, per onorare una parte del debito contratto, aveva trasferito all’indagato la proprietà di una villa in Sardegna finita, oggi, sotto sequestro.

La prima vittima è un privato cittadino, che ha ricevuto la somma di 5mila euro, la seconda è un altro imprenditore del settore alimentare al quale sono stati prestati 100mila euro. In particolare, quest’ultimo, per onorare una parte del debito contratto, ha trasferito all’indagato la sunnominata proprietà di una villa in Sardegna

Il 72enne si trova agli arresti domiciliari in attesa dell’interrogatorio di garanzia.

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