USCA SUI LEPINI FANTASMA: “D’AMATO NON SI ATTIENE AGLI OBBLIGHI DI ISTITUIRLE”

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Covid, Usca fantasma a Sezze: interrogato dal Presidente della Commissione Sanità della Regione Lazio Giuseppe Simeone, l’Assessore alla Sanità della Regione Alessio D’Amato. Il gruppo Biancoleone del Consiglio Comunale setino insoddisfatto della risposta: ad oggi, la Usca dei Lepini ancora non c’è

Il decreto legislativo ha istituito e fa obbligo alle Regioni di concentrare su tutti i territori le presenze dell’USCA. In merito a questo, il Comune di Sezze, con propria delibera di Consiglio comunale, ha fatto richiesta per l’attivazione dell’USCA. Il 19 novembre, il Consiglio all’unanimità ha approvato questa richiesta da inviare in Regione e all’ASL di Latina, dove anche il direttore generale, da quello che mi risulta, ha dato il proprio benestare inviando una nota allo stesso Comune di Sezze per l’attivazione di questa USCA per il territorio del comprensorio dei Monti Lepini. Però, purtroppo ad oggi, Assessore, questa USCA non si è attivata e non riusciamo a comprendere le ragioni per le quali ancora si aspetta ad attivare realmente questa USCA” – così Simeone ha chiesto, nella seduta regionale del 20 gennaio, all’Assessore D’Amato i motivi per cui a Sezze non c’è ancora un’unità speciale di continuità assistenziale da tempo prevista e che potrebbe offrire un dirimente contributo alla lotta contro il Covid.

Al che D’Amato ha risposto facendo cenno ad interventi compiuti in vari centri dei Lepini, ma non precisando tempi e modalità di realizzazione di quella che è a tutti gli effetti un’Usca fantasma: “Voglio solo ricordare che il 15 dicembre si è intervenuto presso la comunità alloggio per anziani Casa del Sole a Prossedi e presso la Comunità alloggio per anziani di via Lucia… il 15 gennaio tutti i pazienti positivi over 65 sono stati sottoposti a valutazioni cliniche da parte di una centrale di tele monitoraggio. Inoltre sono state fatte attività importanti anche per quanto riguarda i plessi scolastici sia della scuola media inferiore che della scuola superiore nei Comuni di Priverno, Prossedi, Bassiano, Roccasecca, Roccagorga e Maenza. Il modello di impiego delle USCA, in collaborazione con la Direzione del Distretto e i medici di medicina generale, finora è stato in grado di offrire maggiore flessibilità“.

Una risposta che non ha convinto Simeone: ““Non mi ha detto però, Assessore, le ragioni per le quali ancora non si è aperta l’USCA, così come richiesto dal Comune di Sezze con delibera approvata all’unanimità, a quanto pare assentita anche dall’ASL e dalla stessa Regione. Non capiamo le ragioni per cui ancora non si attiva l’USCA dedicata al comprensorio dei Monti Lepini”.

Lo scambio di vedute ha naturalmente causato la replica del gruppo consigliare d’opposizione di Sezze “Biancoleone” che aveva tenuto alta l’attenzione rivolgendo un appello ai consiglieri regionali della provincia di Latina e all’Asl: “Il gruppo Biancoleone di Sezze fa presente che quanto detto dall’assessore Regionale D’Amato è smentito oltre che dalla replica del Consigliere Simeone ma anche da una lettera Direttore Generale Dr. Giorgio Casati, acquisita al protocollo del Comune di Sezze in data 07/12/2020 con il numero 0027027, con la quale comunicava al Sindaco di Sezze che: “presumibilmente, l’operatività delle USCA è prevista entro la fine della prossima settimana”.

Nonostante che in questi ultimi giorni – continua la nota del Biancoleone firmata dal consigliere comunale Serafino Di Palma stanno salendo ulteriormente i contagiati ed i decessi da Covid-19 nel comprensorio dei Monti Lepini, la ASL di Latina ad oggi incomprensibilmente non ha ancora istituito le USCA per il distretto 3. Questa è il trattamento che i Romani rivolgono agli altri territori del Lazio. A parere del gruppo Biancoleone l’assessore Regionale D’Amato non si sta attenendo a quanto previsto dal D.L. 14/2020 che all’art. 8 prevede l’obbligo per le regioni di istituire entro 10 giorni le Unità speciali per la gestione domiciliare dei pazienti affetti da Coronavirus (c.d. USCA) e dalla circolare del Ministero della Salute prot. N. 7865 del 25 marzo 2020. Il predetto DL (ora legge 27/2020) non conferiva alle Regioni la facoltà di “valutare” l’opportunità di creare le USCA ma “ordinava” loro di crearle. L’utilizzo della forma indicativa “istituiscono” costituisce chiaro indizio sintomatico circa la sussistenza di un vero e proprio obbligo in tal senso“.

Volutamente l’assessore Regionale non chiarisce la distinzione tra USCA e USCAR. Noi del gruppo Biancoleone non siamo contrari alle USCAR che nel Lazio esistono da mesi e che sono coordinate direttamente dalla Spallanzani di Roma che si occupano prevalentemente in situazione di comunità (Case alloggio, case Famiglia, RSA ecc.) ed in maniera residuale dei soggetti a domicilio, ma rivendichiamo il diritto della Istituzione della USCA dei Monti Lepini per assicurare maggiore assistenza a domicilio per tutti gli ammalati attualmente in isolamento per il Covid-19 – conclude la nota – Il gruppo Biancoleone di Sezze fa presente che se a breve non verranno attivate le USCA dei Monti Lepini farà valere le proprie ragioni con ogni forma di lotta ed investendo le autorità competenti“.

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