Soldi in ballo tra la curatela di Latina Ambiente Spa in liquidazione e il Comune di Latina, la Giunta cerca una transazione
La storia dell’ex società che gestiva il servizio d’igiene urbana a Latina si arricchisce di un altro capitolo. Come noto, Latina Ambiente Spa è stata dichiarata fallita nel 2016 con una sentenza del Tribunale civile di Latina. Da quel fallimento è nato anche un procedimento penale che vede decine di indagati in attesa dell’udienza preliminare. Il reato contestato, tra gli altri, è quello di bancarotta e tra gli indagati ci sono anche due membri dello staff del sindaco Matilde Celentano: Stefano Gori (capo staff) e l’avvocato Giacomo Mignano (consulente tecnico-giuridico della prima cittadina), coinvolti per aver rivestito in tempo diversi ruoli apicali nell’ex partecipata del Comune.
Dopo la vittoria di Coletta nel 2016, è nata l’Azienda dei Beni Comuni nel 2017 per cui si sono originati diversi problemi tra cui anche le richieste dei crediti da parte della curatela fallimentare di Latina Ambiente Spa al Comune di Latina.
Nel 2013 – così come ricostruisce la delibera della giunta Celentano disposta oggi, 10 luglio – la Società ha avviato il primo contenzioso nei confronti del Comune di Latina, proseguito dalla Curatela. essendo intervenuto il fallimento della Partecipata. Nello specifico, con Atto introduttivo del giudizio avanti al Tribunale Civile di Latina la Società partecipata ha lamentato l’inadempimento del Comune rispetto al Contratto intervenuto tra le Parti, richiedendone la condanna dell’ente di Piazza del Popolo a 2.327.655 euro oltre accessori e altre richieste di pagamento. Alla fine, una delibera del Consiglio Comunale ha riconosciuto nel 2020 il debito verso la curatela per 4.704.011 euro.
Altra pratica. Stavolta, nel 2016, la Curatela ha chiesto ed ottenuto dal Tribunale Civile di Latina un decreto ingiuntivo per il pagamento di servizi di igiene urbana, ed altro, per 3.982.592,18 euro, oltre accessori. Le pretese si riferiscono alle annualità di esercizio 2010-2014. Il Provvedimento monitorio è stato opposto dall’Amministrazione. In corso di causa, il Tribunale ha disposto un consulente tecnico contabile e il Tribunale Civile di Latina ha assunto la causa in decisione il 2 maggio scorso.
E ancora. Nel 2021 la Curatela ha chiesto un altro decreto ingiuntivo per il pagamento di Servizi di igiene urbana ed altro, per la somma di 5.067.657 euro oltre accessori. Le pretese sono relative alle Annualità di esercizio 2010-2017 e il Comune di Latina si è opposto. È ancora In corso la causa per la quale il Tribunale Civile di Latina ha operato il tentativo di conciliazione tra le Parti, proponendo il credito oggetto di monitorio, indicando un importo di riferimento rispetto al quale è stato accordato termine alle Parti per le rispettive valutazioni. La deadline è stata fissata al 31 luglio.
Infine, nel 2018, la Curatela ha convenuto in giudizio il Comune di Latina avanti al Tribunale Civile di Latina chiedendone la condanna al pagamento di 1.991.043 euro, oltre accessori, assumendo l’indebito accantonamento in difetto delle condizioni e dei presupposti stabiliti. Il Tribunale Civile di Latina ha disposto rinvio all’udienza dell’11 luglio (nda: domani) per verificare la possibilità tra le Parti di un bonario componimento della controversia.
Una sfilza di controversie in cui il Comune è sempre soccombente che ha originato anche un gruppo di lavoro apposito, interno all’ente, che ha lavorato alla ricostruzione dello stato dell’arte. Successivamente, i Curatori del Fallimento Latina Ambiente S.p.a., con nota del 10 gennaio acquisita agli atti del Comune, hanno sollecitato la definizione di “una proposta conciliativa condivisa, che, oltre ad interpretare un preciso indirizzo enunciato dal Tribunale di Latina, consentirebbe alle parti di addivenire in tempi celeri ad una soluzione di reciproco vantaggio economico, in termini di sorte, interessi ed oneri processuali”.
Una soluzione conciliativa condivisa anche dal Dirigente del Servizio Ambiente a maggio scorso e ribadita anche dall’ex Commissario straordinario Carmine Valente il quale ha ravvisato l’opportunità di procedere ad una ipotesi di transazione con la curatela, dando mandato all’avvocatura comunale.
Ecco perché oggi, 10 luglio, la Giunta Celentano ha approvato l’atto di indirizzo affinché l’Amministrazione Comunale verifichi la percorribilità, la congruità e la convenienza di addivenire ad una soluzione transattiva con la Curatela Fallimento Latina Ambiente spa in liquidazione, in ordine a tutte le posizioni creditorie/debitorie giudizialmente pendenti, quindi con riferimento ai procedimenti che risultano incardinati avanti al Tribunale Civile di Latina.
Sarà il dirigente del servizio Ambiente a dover sottoporre alla Giunta Comunale, in tempi compatibili con lo stato in cui versano i diversi giudizi incardinati dalla Curatela, un’ipotesi motivata di possibile definizione stragiudiziale di tutte le controversie. L’Assessore al Bilancio Ada Nasti rappresenterà la Giunta Comunale nei rapporti con gli Organi esterni all’Amministrazione per tutto quanto propedeutico e necessario rispetto alla scelta definitiva dell’Amministrazione.