TURBANO L’ASTA GIUDIZIARIA PER UNA CASA A FORMIA, UN ARRESTO: CHESTI 15MILA EURO PER NON RILANCIARE

I finanzieri del Gruppo di Formia, agli ordini del Comandante Luigi Galluccio, a seguito degli sviluppi investigativi attivati da alcune denunce presentate da una cittadina del posto, hanno tratto in arresto un presunto mediatore immobiliare, 51enne di Minturno, il quale avvalendosi dell’ausilio di una probabile complice, una 38enne titolare di un’agenzia immobiliare di Cassino, stava tentando di turbare la procedura d’asta di vendita dell’abitazione di residenza della denunciante, una 61enne di Formia, che era in fase di definizione.

Dagli approfondimenti svolti, è stato rilevato che i due intermediari, venuti a conoscenza del procedimento esecutivo gravante sull’abitazione della donna, hanno più volte contattato la signora, sia telefonicamente sia di persona recandosi presso l’abitazione, per convincerla ad accettare la loro proposta, ovvero quella di ricevere circa 15.000 euro a fronte dell’accordo di non partecipare all’asta, ovvero di non rilanciare sul prezzo base.

In stretto raccordo con la Procura di Cassino, non appena ricostruite le circostanze ed esperiti ulteriori approfondimenti nonché accertamenti dinamici sul territorio, le Fiamme Gialle hanno intercettato nei pressi di Maranola, a Formia, l’autovettura con a bordo uno dei due negoziatori, che all’atto del controllo è stato trovato in possesso del denaro contante appena ricevuto dalla denunciante, quale prezzo delle richieste atte ad evitare la partecipazione all’asta in questione. L’operazione è avvenuta in concomitanza con l’asta giudiziaria online, dove nel frattempo era collegato il soggetto complice, pronto a rilanciare sul prezzo, nel caso in cui l’accordo non fosse andato a buon fine.

I Finanzieri hanno proceduto quindi all’arresto in flagranza per l’ipotesi di reato di “turbata libertà degli incanti” del soggetto, fermato con circa 5.000 € in contanti, per il quale la Procura della Repubblica di Cassino ha stabilito gli arresti domiciliari. Il complice è stato contestualmente denunciato per l’opera di concorso e supporto prestata all’arrestato.

Nell’ambito dell’udienza di convalida il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Cassino ha convertito la misura degli arresti domiciliari, disposta dal Pubblico Ministero, nell’obbligo di dimora presso il Comune di residenza per il soggetto fermato a bordo dell’autovettura con il denaro contante.

L’intervento delle Fiamme Gialle – spiega una nota della Guardia di Finanza -, anche in considerazione dei tempi ristretti tra la ricezione della denuncia e l’attuazione dell’asta, svolto in tempestiva e serrata sinergia con l’Autorità Giudiziaria, sottolinea ulteriormente la forte vocazione sociale del Corpo, che oltre a garantire l’azione tipica di polizia economico-finanziaria, si pone a tutela della parte “sana” della società e dell’intera collettività, scendendo in campo in prima linea nel contrastare gli illeciti a tutela del corretto funzionamento del mercato e della buona fede delle persone, soprattutto quelle più vulnerabili come nel caso della cittadina che, probabilmente, senza l’intervento delle Fiamme Gialle pontine, avrebbe rischiato, oltre al nocumento economico anche l’ulteriore danno dello spossessamento della propria abitazione.

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