Truffa e cartelle cliniche false alla Clinica Costa di Forma, Villa (Un’Altra Città): “Asl e Regione Lazio siano parti civili”
“É notizia di circa quindici giorni fa: l’imprenditore sanitario Maurizio Costa è stato rinviato a giudizio e il processo a suo carico inizierà, davanti al Tribunale di Cassino, il prossimo 14 febbraio 2023. Dopo questa notizia é calato il silenzio e né la Regione Lazio né la Asl di Latina hanno emesso un fiato.Tale silenzio va affrontato e senza indugi: la Regione insieme alla Asl devono 𝗰𝗼𝘀𝘁𝗶𝘁𝘂𝗶𝗿𝘀𝗶 𝗰𝗼𝗺𝗲 𝗽𝗮𝗿𝘁𝗲 𝗰𝗶𝘃𝗶𝗹𝗲, per rappresentare tutti i cittadini, i fondi pubblici e l’eventuale danno alle finanze pubbliche della regione, quelle stesse finanze che sovvenzionano i servizi sanitari pubblici come l’ospedale Dono Svizzero di Formia.
Sulla clinica Costa il sostituto procuratore Alfredo Mattei nel 2020 aprì una maxi inchiesta, la aprí proprio l’anno del covid, quando la Asl di Latina firmava protocolli con diverse strutture private della nostra provincia per fare da supporto alle strutture ospedaliere, protocolli che vedevano impegnate cifre economiche non indifferenti, su cui allora fu chiesta chiarezza ma ad oggi non abbiamo mai avuto chiarezza, spiegazioni e rendicontazione.
Il procuratore di Cassino delegò per le indagini i Carabinieri del Nas di Latina, che a 360 gradi scandagliarono nella sanitá privata, e che portarono anche alla chiusura, nel luglio 2020, degli ambulatori medici che si trovavano prospicenti la clinica Costa privi di autorizzazione all’esercizio sanitario né da parte della Asl di Latina né da parte del Comune di Formia. Inoltre i NAS ipotizzarono che fossero stati chiesti alla Regione rimborsi per ricoveri mai effettuati e approfondirono diverse cartelle cliniche, come ci dicono i diversi resoconti giornalistici.Il giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Cassino, Claudio Marcopido, ha rinviato a giudizio Maurizio Costa , accusato di falso e truffa.Dall’analisi delle informazioni, si evince chiaramente che se il reato sará dimostrato,la Regione Lazio risulta essere la principale vittima, insieme alla Asl, il servizio sanitario regionale ne risulta economicamente colpito.
Trovata conferma all’ipotesi dei raggiri, il sostituto Mattei ha così chiesto e ottenuto il rinvio a giudizio.
Secondo gli inquirenti, Maurizio Costa avrebbe “predisposto cartelle cliniche attestanti, falsamente l’avvenuto ricovero” di alcuni pazienti nella sua clinica, “inducendo in errore la Regione Lazio in ordine alla effettività dei ricoveri” pertanto l’imprenditore avrebbe procurato “alla casa di cura un ingiusto profitto, con pari danno” per la Regione.
Ecco perché é 𝗱𝗶𝗿𝗶𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗰𝗵𝗲 𝘀𝗶𝗮 𝗹‘𝗔𝘀𝗹 𝗱𝗶 𝗟𝗮𝘁𝗶𝗻𝗮 sia l𝗮 𝗥𝗲𝗴𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗟𝗮𝘇𝗶𝗼 𝘀𝗶 𝗰𝗼𝘀𝘁𝗶𝘁𝘂𝗶𝘀𝗰𝗮𝗻𝗼 𝗽𝗮𝗿𝘁𝗲 𝗰𝗶𝘃𝗶𝗹𝗲, 𝗽𝗲𝗿 𝘁𝘂𝘁𝗲𝗹𝗮𝗿𝗲 𝘁𝘂𝘁𝘁𝗶 𝗻𝗼𝗶, q𝘂𝗮𝗹𝗼𝗿𝗮 𝗹𝗲 𝗮𝗰𝗰𝘂𝘀𝗲 𝘀𝗶 𝗱𝗶𝗺𝗼𝘀𝘁𝗿𝗮𝘀𝘀𝗲𝗿𝗼 𝘃𝗲𝗿𝗲. 𝗜𝗻 𝗿𝗲𝗮𝗹𝘁à 𝗰𝗶 𝗮𝘀𝗽𝗲𝘁𝘁𝗮𝘃𝗮𝗺𝗼 𝗴𝗶á 𝗱𝗮 𝘁𝗲𝗺𝗽𝗼 𝘂𝗻𝗮 𝗽𝗿𝗲𝘀𝗮 𝗱𝗶 𝗽𝗼𝘀𝗶𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗮 𝗽𝗮𝗿𝘁𝗲 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗺𝗽𝗼𝗻𝗲𝗻𝘁𝗶 𝗽𝗼𝗹𝗶𝘁𝗶𝗰𝗶 𝗲𝗱 𝗲𝗻𝘁𝗶 𝗮𝗺𝗺𝗶𝗺𝗶𝘀𝘁𝗿𝗮𝘁𝗶𝘃𝗶, 𝗺𝗮 𝗻𝘂𝗹𝗹𝗮 é 𝗮𝗿𝗿𝗶𝘃𝗮𝘁𝗼. Nessuno ha pensato neanche di portare la questione in Conferenza Sanitaria dei Sindaci della provincia.
Speriamo che la risposta arrivi chiara e veloce, senza alcun tentennamento.
La salute è diritto costituzionale, la politica ha il dovere di 𝗱𝗶𝗳𝗲𝗻𝗱𝗲𝗿𝗲 𝘁𝗮𝗹𝗲 𝗱𝗶𝗿𝗶𝘁𝘁𝗼 𝗲 𝗹𝗲 𝗿𝗶𝘀𝗼𝗿𝘀𝗲 𝗲𝗰𝗼𝗻𝗼𝗺𝗶𝗰𝗵𝗲 𝗱𝗲𝘀𝘁𝗶𝗻𝗮𝘁𝗲 𝗮𝗱 𝗲𝘀𝘀𝗼, 𝗡𝗢𝗡 𝗱𝗶 𝗻𝗼𝗺𝗶𝗻𝗮𝗿𝗲 direttori generali sanitari, direttori delle UOC (Unità Operative Complesse), Primari, interferire in pubblici concorsi, avallare convenzioni per private strutture, mantenendo un “Sistema Sanitario Malato” che danneggia tutti, perché prima o poi in ospedale tutti ci dovremmo andare…prima o poi tocca a tutti”.
Lo dichiara, in una nota, la consigliera comunale di Formia, Paola Villa.