TRUFFA CON l’INCIDENTE DA 600MILA EURO: LIBERATO DAL RIESAME L’EX CARABINIERE

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Latina: frode assicurativa e falso, truffa da 600mila euro. Il Tribunale del Riesame di Roma ha rimesso in libertà uno degli arrestati

Il Collegio del Tribunale del Riesame composto dai giudici Fabio Mostarda, Vanessa Manni e Debora Sulpizi capitolino ha annullato la misura degli arresti domiciliari per il 54enne pontino Domenico Panariello, ex maresciallo dei Carabinieri poi sospeso e infine non più militare dell’Arma.

Panariello, difeso dall’avvocato Mariani, si era avvalso della facoltà di non rispondere, davanti al Giudice per le indagini preliminari Giorgia Castriota, che ha firmato l’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari. Le motivazioni della decisione arriveranno tra qualche tempo, intanto Panariello è stato rimesso in libertà ed è probabile che la misura restrittiva è venuta a cadere proprio perché l’uomo non è più in servizio nell’Arma.

Come noto, il 54enne Domenico Panariello, l’ex Carabiniere in servizio a Nettino, secondo l’accusa sostenuta dal sostituto Procuratore della Repubblica Andrea D’Angeli, si sarebbe prestato a compilare una relazione di servizio senza che l’ufficio di polizia di appartenenza ne fosse al corrente, e dove sosteneva che, mentre era di passaggio sul luogo di un sinistro avvenuto a Latina in via Napoleone Bonaparte, aveva notato una donna a terra soccorsa da altre persone presenti causalmente ed accorse anche dal vicino pronto soccorso, in totale contrapposizione con l’accesso della vittima al pronto soccorso avvenuta esclusivamente il giorno successivo

In tutto, rispetto al succitato sinistro stradale, sono 4 gli indagati, compreso Panariello, ritenuti responsabili in concorso di falsità materiale commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici, falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblicifraudolento danneggiamento di beni assicurati e mutilazione fraudolenta della propria persona. Si tratta, oltreché all’ex Carabiniere, della presunta vittima di incidente, la 76enne Michelina Sereno, del figlio 45enne Alessandro Caracciolo (considerato la mente del raggiro) e della presunta investitrice 60enne Antonella Di Mezza Cutillo (compagna del suocero di Caracciolo).

Il provvedimento restrittivo si basava sulle risultanze emerse nel corso di attività di indagine, anche di tipo tecnico, eseguita dal Nucleo Investigativo dei Carabinieri, agli ordini del Maggiore Antonio De Lise, protrattasi da giugno 2020 a gennaio 2021

In particolare gli indagati, insospettabili e incensurati, nella notte del 6 ottobre 2016, avevano simulato un investimento pedonale ai danni dell’anziana donna e, con vari raggiri ed artifizi, sono riusciti ad indurre in errore un’ignara compagnia assicurativa (UnipolSai di Bologna), della quale un proprio assicurato si era assunto falsamente la paternità dell’investimento. Così gli indagati hanno fatto liquidare alla vittima la somma di circa 600mila euro (per l’esattezza 581mila euro).

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Anche gli altri tre indagati si sono rivolti al Riesame di Roma chiedendo che sia annullata la misura dei domiciliari. Nei prossimi giorni si saprà l’esito.

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