Dopo i fatti di Trieste, dove uno squilibrato ha rubato la pistola d’ordinanza ad un agente e successivamente ha ucciso sia lui che un altro poliziotto accorso dopo aver sentito gli spari, riceviamo e pubblichiamo una lettera proveniente dal FSP provinciale, cioè un sindacato degli agenti di polizia.
La lettera critica apertamente le condizioni di lavoro in cui sono costretti ad operare gli agenti di polizia, senza farsi mancare una pesante critica a magistratura e mass media, accusati in sostanza di voler far passare dalla parte del torto i poliziotti.
LA LETTERA
Cari colleghi, qualcuno ha scritto che è il momento del lutto e non delle polemiche!! Invece NO!!!!
Rispetto per il lutto ma è proprio il momento delle polemiche e delle nostre
rimostranze in quanto, è storia, quando la folla è incazzata veramente il potere fa leggi di pancia:
• Le volanti devono diventare specialità, devono essere pagati in modo
adeguato, e devono essere mantenuti i requisiti minimi con le dovute e
necessarie verifiche periodiche;
• Addestramento VERO diversificato fra chi fa prevalentemente servizio operativo e chi fa ufficio (l’addestramento UOPI deve essere basilare per gli operatori volanti);
• Il turno in quinta deve essere considerato lavoro usurante!!! La scusa è
sempre stata che se lo danno ai turnisti delle forze di polizia deve essere
esteso a tutti coloro che fanno notti!! NO NON E’ VERO!!! Il turno in quinta
delle forze di polizia prevede un servizio esterno, con tanto di armamento
individuale e di reparto, mentre infermieri ed altri tipi di lavoro sono interni con possibilità di riposare. Di volante, non si riposa mai e non è ammissibile che altri lavoratori a cui è riconosciuto il lavoro usurante guadagnido più di un poliziotto che rischia la vita ogni giorno.
• lo stipendio del turnista che fa il vero controllo del territorio deve avere una sostanziale differenza tra chi non fa servizio operativo, visto che ora in
sostanza la differenza, se va bene, è di 200 euro di media.
• Che la qualifica rivestita, H24, di agente di PS e di PG, dia automaticamente la possibilità di portare fuori servizio un’arma diversa da quella in dotazione personale. Tanti colleghi non girano armati, anche se lo vorrebbero, per l’ingombro dell’arma ordinanza. Oggi il pericolo è dietro l’angolo con i pazzi che girano che non si vergognano di fare a fette, rubare pistole ad agenti e guardie giurate.
• Serve una vera commissione di esperti in quelle materie i cui componenti
siano preparati nelle varie materie, no burocrati con esperienza e titoli che non hanno lontanamente idea di cosa accade in strada. La teoria è bella ma la pratica è un altro mondo.
• Materiali in dotazione seri: stiamo a discutere del teaser, prove e collaudi di un modello vecchio ed ormai obsoleto. Scelta di uno spray inadatto sia nel getto, nella quantità e nella qualità; Fondine scelte da qualcuno che forse neanche ha mai usato un’arma, visto che l’autista deve girarla per guidare (e la reattività???), senza considerare la scarsa qualità, come quella degli attuali cinturoni le cui fondine si rompono con una facilità disarmante!
• Siamo la polizia meno addestrata al mondo, e questo lo dicono i nostri
istruttori che vorrebbero darci di più ma sono bloccati dalle 3 giornate
all’anno di addestramento professionale di tecniche operative, giornate di
addestramento che sono sottovalutate dai nostri dirigenti. L’importante è far uscire la volante o la pattuglia io borghese ma non si preoccupano che siano preparati in tutto e per tutto.
• La vera paura del poliziotto di oggi non è tanto il delinquente ma la
magistratura sempre pronta e puntigliosa nel farti notare come hai lavorato
male, e soprattutto i media, dove basta un semplice telefonino che riprende un tuo intervento per farti passare dalla ragione al torto, e dove la nostra Amministrazione non avendo provveduto a prevedere dei protocolli operativi,la maggior parte delle volte ti sanziona disciplinarmente perché non hai eseguito le giuste procedure che non sono state ancora emesse.
Questa segreteria provinciale tempo fa si era fatta promotrice di un corso di
difesa personale gratuito specifico per gli operatori delle volanti e di chi opera prettamente su strada: ebbene non è stato possibile farlo poiché non conforme ai programmi ministeriali! Tanto e-learning e poca difesa personale.
Cari colleghi questo è il mio lutto, dolore, amarezza per i colleghi e non voglio che queste morti inutili siano ancora più inutili per colpa del menefreghismo e delbuonismo di incompetenti.
Roberto Tatarelli