I tributi locali nel Comune di Aprilia, l’analisi del candidato Sindaco per il Movimento Cinque Stelle, Andrea Ragusa
“In uno degli incontri con gli altri candidati a sindaco alle prossime elezioni comunali, ho sentito aspirante sindaco del cdx, Principi, già vicesindaco e assessore alle finanze per 4 anni e 1⁄2 dal 2018 alla fine del 2022 con Terra, rassicurare i presenti riguardo alla lotta all’evasione relativa al pagamento dei tributi comunali che egli avrebbe messo in campo quando ha rivestito quel ruolo. Controllando la Relazione dell’Organo di revisione – Rendiconto 2021 (quello del 2022 ancora non è stato redatto) ho notato che negli anni della sua gestione, i residui attivi, cioè i mancati pagamenti o non recuperato, della TARI sono passati da 22,8 M€ a 31 M€, con un incremento di 8 milioni di €, mentre quelli relativi all’IMU da 6,4 M€ a 9,1 M€, con un incremento di circa 3 milioni €.
In totale quel periodo di gestione dei tributi da parte dell’amministrazione Terra e del candidato sindaco del cdx, allora suo vice e assessore alle finanze, non sembrerebbe essere stato dei migliori visto che sono stati accumulati ulteriori residui attivi derivanti dalle cifre non pagate, per circa 11.000.000 €. Ma della tanto sbandierata lotta all’evasione da parte dell’amministrazione Terra e del suo vice e assesore alle finanze, ora candidato sindaco con la fazione opposta, che ne è stato?
Inoltre, per quanto riguarda la TARI, sempre lo stesso candidato Principi, aveva rassicurato i presenti che l’importo delle tasse comunali non pagato (dagli evasori ?), non veniva addebitato a chi già paga, giusto! In merito a questo, nella Delibera del consiglio comunale n. 24 del 28/4/2022 di approvazione delle tariffe TARI, a cui ha presenziato anche l’ex assessore alle finanze, si legge che la determinazione delle tariffe TARI è tale da garantire la copertura integrale dei costi così come previsti nel Piano Finanziario (PEF), che i costi della TARI devono essere coperti al 100% dalle tariffe e quindi dalle bollette, dagli avvisi di pagamento che invieremo ai nostri concittadini, che con le tariffe che vengono approvate deve essere assicurata la copertura integrale dei costi di investimento e di esercizio relativi al servizio e che in base al nuovo metodo tariffario le entrate tariffarie determinate per ciascuna delle annualità 2022-2025 non possono eccedere quelle relative all’anno precedente; ma allora perché a fronte di 13,3 M€ di costi totali di gestione della della Progetto Ambiente, come da allegato alla delibera, vengono inseriti nel bilancio di previsione per gli anni 2023-2025 entrate per 14,2 M€, non è che per caso si chiede di più a tutti per ottenere poi solo da coloro che già pagano quanto necessario a coprire i costi?”.
Lo dichiara, in una nota, Andrea Ragusa (M5S).