Il Commissariato di Polizia di Fondi, nella mattinata di sabato 30 settembre, ha tratto in arresto un giovane del posto di 23 anni, gravato da piccoli precedenti di polizia, responsabile di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.
L’operazione è stata portata a termine grazie alla consueta attività info-investigativa di monitoraggio del territorio per il contrasto del traffico di stupefacenti, intensificata in prossimità dei fine settimana, quando lo spaccio di droga diventa più marcato.
Le indagini, svolte da parte della Squadra di Polizia Giudiziaria, sono confluite sul giovane, individuato come possibile detentore di una considerevole quantità di stupefacenti occultata all’interno della propria abitazione.
Alla luce delle risultanze investigative, con il determinante ausilio della Squadra Volante e la collaborazione del Nucleo Cinofili della Guardia di Finanza di Formia, i poliziotti hanno proceduto alla perquisizione domiciliare.
La ricerca si è conclusa positivamente, poiché, abilmente celata in scatole di alimenti ed in altri insospettabili effetti personali, sono stati rinvenuti tre etti di marjuana e oltre un kilo di hashish, nonché un bilancino ed altro materiale per il frazionamento delle dosi, alcune già confezionate e pronte per essere immesse sul mercato.
La droga ed il materiale per il confezionamento, di cui tre coltelli per il taglio della sostanza, sono stati sottoposti a sequestro penale, mentre il giovane, D.L. (le sue iniziali) è stato tratto in arresto e ristretto presso la sua abitazione in attesa dell’interrogatorio da parte dell’Autorità Giudiziaria.
L’attività di prevenzione e contrasto allo spaccio – spiega in una nota la Polizia di Stato – proseguirà senza tregua con l’intensificazione dei servizi di controllo del territorio e delle attività info investigative, passando al setaccio le piazze di spaccio delle zone di competenza.
Ad ogni modo, il giovane, difeso dall’avvocato Maurizio Forte, ha affrontato l’interrogatorio di garanzia davanti al giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Latina, Mario La Rosa, avvalendosi della facoltà di non rispondere. Al termine dell’interrogatorio, il Gip La Rosa ha concesso al giovane la misura cautelare più lieve degli obblighi di firma.