Travolto da un’ambulanza senza conducente presso l’ospedale Santa Maria Goretti di Latina: il Tribunale riconosce il risarcimento
Il tragico evento risalente al 6 gennaio 2017, avvenuto alle ore 13:20 circa, ha colpito il G.C. (le sue iniziali), mentre si trovava nella parte esterna del pronto soccorso dell’Ospedale Santa Maria Goretti di Latina, in prossimità della ringhiera della rampa di accesso. In quel frangente, l’uomo è stato travolto da un’autoambulanza priva di conducente e fuori controllo, schiacciando l’uomo contro la ringhiera metallica che delimita la rampa di accesso al pronto soccorso del nosocomio pontino.
A causa dell’incidente, l’uomo, parente di un paziente che era in attesa di arrivare con l’eliambulanza, ha riportato ingenti danni fisici comportando l’invalidità nella misura del 26%, come stabilito dalle attività peritali disposte dal Tribunale di Latina.
A seguito dell’accertamento tecnico preventivo richiesto dall’avvocato difensore Simone Andrea Bonomo è stata accertata l’inesistenza di segnaletica orizzontale e verticale che vietasse espressamente lo stazionamento nella camera calda dell’ospedale S.M. Goretti o che indicasse un percorso obbligatorio per i pedoni.
Il perito infatti ha affermato che “i luoghi nei quali è avvenuto l’incidente oggetto della perizia non rispettavano i minimi requisiti di sicurezza previsti dalla normativa vigente e finalizzati ad evitare, o almeno a ridurre, il rischio che i veicoli che circolano nella zona possono investire i pedoni normalmente presenti“. Infatti solo dopo il giorno dell’incidente sono stati avviati i lavori atti a predisporre adeguata segnaletica orizzontale delimitante i percorsi pedonali.
Nel successivo giudizio incardinato, G.C., assistito dall’avvocato Bonomo, ha dimostrato la responsabilità, nella misura dell’ottanta per cento, dell’autista dell’ambulanza nonché della Croce Bianca, proprietaria della stessa, in solido tra loro, ottenendo, lo scorso 6 febbraio, la sentenza n. 291 con la quale il Tribunale di Latina ha stabilito che l’investimento è stato cagionato dalla condotta imprudente del conducente poiché lo stesso lasciava il veicolo fermo, con il motore acceso, non vigilando affinché il mezzo non si muovesse autonomamente nonostante la pericolosità della situazione.
Il Giudice monocratico del Tribunale Civile, dunque, ha deciso di riconoscere all’uomo il risarcimento del danno subito per l’importo di 100.000 euro a carico delle parti convenute in solido.
“Abbiamo lavorato instancabilmente – spiega l’avvocato Bonomo – per dimostrare le devastanti conseguenze dell’incidente, e siamo grati che il tribunale abbia riconosciuto la gravità della situazione e abbia agito di conseguenza, riconoscendo un equo risarcimento per le lesioni subite dal mio assistito”.