TRAGEDIA DEL CESSNA: RINVIATI A GIUDIZIO CON L’OMBRA DELLA PRESCRIZIONE

Cessna caduto il 3 settembre 2017: in udienza preliminare, presso il Tribunale di Latina, i due gestori dell’aviosuperficie

Il giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Latina, Giuseppe Cario, ha rinviato a giudizio per omicidio colposo il gestore dell’avio-superficie da cui era partito il Cessna precipitato nel 2017 e il proprietario della medesima struttura, assistiti dagli avvocati Antonio Orlacchio e Massimiliano Fornani. Il processo inizierà nell’autunno del 2025 con alto rischio di prescrizione dei reati per entrambi gli imputati.

Era il settembre di sette anni fa quando un aereo Cessna C182 precipitò all’altezza della Migliara 55. Diversi furono i feriti ma in gravi condizioni, sin da subito, Umberto Bersani e Antonio Belcastro. Entrambi, dopo pochi giorni, morirono. L’aereo Cessna cadde in un campo accanto all’Appia, presso il chilometro 90,200, tra Sonnino e Pontinia.

A ottobre 2022, dopo diversi colpi di scena sia dal punto di vista dell’indagine che delle fasi di udienza preliminare, davanti all’allora giudice dell’udienza preliminare Giorgia Castriota, due degli imputati, Gianfranco Casali e Alberto De Santis, accusati di falsa testimonianza, avevano scelto di patteggiare la pena (3 mesi ciascuno).

I due paracadutisti Casali e De Santis avevano dichiarato che alla guida del Cessna vi fosse Belcastro. Una circostanza smentita dalle indagini dei Carabinieri di Latina.

Il Gup Castriota aveva, invece, rinviato a giudizio (dovranno affrontare il processo presso il Tribunale di Latina) il responsabile dell’associazione sportiva dilettantista Paracadutisti Cisterna Paolo Trevisani, il pilota dell’aereo Giovanni Grande, il vicedirettore dell’Enac, il responsabile della Direzione aeroportuale Lazio, il responsabile della Direzione regolazione personale operazioni di volo e la responsabile del centro di volo.

Venerdì 7 giugno, invece, davanti al giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Latina, Giuseppe Cario, si è conclusa la costola del procedimento principale per la quale, ad essere accusati di omicidio colposo e lesioni, c’erano il gestore dell’avio-superficie e il proprietario. Fu uno dei consulenti della Procura a sostenere nella sua perizia che l’avio-superficie avrebbe presentato ostacoli e problemi strutturali che avevano inciso nell’incidente successivo.

L’accusa, rappresentata dal Pm Daria Monsurrò, ha chiesto il rinvio a giudizio per tutti e due gli indagati.

Leggi anche:
TRAGEDIA DEL CESSNA: IN DUE CHIEDONO DI PATTEGGIARE

Articolo precedente

PERDE IL CONTROLLO DELLO SCOOTER: MUORE 48ENNE A FONDI

Articolo successivo

ELEZIONI (PRIMA GIORNATA): BASSA L’AFFLUENZA PER LE EUROPEE. NEI 6 COMUNI PONTINI HA VOTATO UN ELETTORE SU 4

Ultime da Giudiziaria