TRAFFICO DI EROINA: ARRESTATO UN SOGGETTO GIÀ ALLA SBARRA CON I TRAVALI

OVULI DI EROINA
Ovuli di eroina

C’è anche il pontino Benvenuto Toselli tra i coinvolti nell’operazione coordinata dalla DDA di Napoli che ha colpito una banda di cosiddetti “corrieri ovulatori” dediti allo smercio di eroina.

Toselli è già alla sbarra per nel noto processo Don’t Touch 2. Fu coinvolto, infatti, in un episodio piuttosto efferato che dà la misura del potere intimidatorio e violento dei fratelli Travali, Angelo e Salvatore, legati ai Casamonica. Egli, in quel contesto, è sia vittima per aver subito un cruento pestaggio dai Travali e da Angelo Morelli (tutti e tre coinvolti sia nel primo che nel secondo filone della celebre operazione del 2015 che vide gli arresti di Tuma, Cha Cha e gli altri) che accusato di falsa testimonianza.

Nell’operazione odierna che ha portato ai domiciliari Toselli insieme ad altri due soggetti, sono complessivamente 16 gli arresti in carcere: 976 ovuli, 2 pacchi occultati per un peso complessivo di quasi 19 Kg di eroina, bagagli con doppio fondo per portare la droga in aereo. Questo è il risultato dell’importante operazione portata a compimento stamane dai Carabinieri della Compagnia di Santa Maria Capua Vetere con la Stazione di Grazzanise per dare seguito a un’ordinanza di misure cautelari, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Napoli, su richiesta della Procura della Repubblica di Napoli, Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di cittadini di nazionalità nigeriana, ghanese ed italiana, ritenuti responsabili a vario titolo, di associazione per delinquere dedita all’importazione, distribuzione in Europa ed in Italia e cessione sul territorio nazionale di ingenti quantitativi di sostanza stupefacente di eroina con l’aggravante del di reato transnazionale.

Dopo l’operazione molto affine compiuta dalla Procura di Perugia lo scorso sabato, oggi la retata si è spinta nei territori di Castel Volturno, Casal di Principe, Napoli, Corigliano-Rossano, Sassari, Latina, Roma, nelle province di Firenze, Parma e presso le case circondariali di Trento, Santa Maria Capua Vetere, Napoli Secondigliano e Paola.

L’indagine è cominciata dal febbraio 2015 e si è protratta fino ad oggi, attraverso intercettazioni telefoniche, acquisizione dei piani di volo e delle liste passeggeri dei voli d’interesse, nonché servizi di osservazione, perquisizioni ed arresti in flagranza di reato, consentendo di contestare l’esistenza e l’operatività di un’organizzazione criminale, composta prevalentemente da cittadini nigeriani presenti sul territorio nazionale ed in altre nazioni, dedita all’importazione e distribuzione di grossi quantitativi di eroina, attraverso reiterati trasporti effettuati mediante i “corrieri ovulatori”, con bagagli a doppio fondo, dal Pakistan all’Italia, attraverso la Nigeria, il Niger, il Malawi, l’Uganda, la Tanzania, il Ruanda, la Turchia e l’Olanda.

Lo stupefacente, una volta in Italia, veniva ulteriormente lavorato e ceduto in favore di una fitta rete di spacciatori presenti nelle province di Napoli, Caserta, Roma, Cagliari, Latina, Palermo e Firenze che, a loro volta, lo rivendevano al dettaglio sul mercato nazionale.

I capi promotori del gruppo criminale sono essenzialmente due dimoranti nei comuni di Castel Volturno e Villa Literno ed uno, invece, all’estero, in Ruanda. I pagamenti delle transazioni illecite avvenivano mediante circuiti internazionali di money transfer, o mediante accrediti su carte postepay.

È emerso, dal contenuto di talune conversazioni, che tra i fornitori africani e gli importatori europei si annoveravano, quali ulteriori intermediari, appartenenti alle forze di polizia dei Paesi africani e dipendenti delle dogane africani che, al soldo dei trafficanti, facilitavano il passaggio dei corrieri ai varchi aeroportuali, ovvero fornivano visti d’ingresso falsi.

Tutti gli indagati si sono resi responsabili, singolarmente ed in concorso, di 24 importazioni di droga dall’estero e 117 episodi di cessione a terzi.

Il costo per l’acquisto di eroina all’ingrosso, a secondo della qualità, si aggirava tra i 30 ed i 40 mila euro al chilo e il guadagno per ogni “corriere ovulatore”, a seconda della complessità del viaggio, variava dai 3000 ai 6000 euro, nella tratta Uganda-Italia.

Sia i capi che i loro gregari utilizzavano numerosi e diversi sistemi di comunicazioni per eludere le investigazioni tramite la sostituzione di schede telefoniche intestate a soggetti inesistenti o estranei all’indagini, posta elettronica con provider esteri, Call Center, Internet Point e software di messaggistica istantanea Skype.

I contenuti delle conversazioni captate avvenivano attraverso un linguaggio criptico e convenzionale decodificato dai Carabinieri: lo stupefacente veniva indicato facendo ricorso a termini del tipo “merci”, “vestiti”, “scarpe” mentre l’espressione “mangiare bene” veniva utilizzata per indicare la capacità del corriere di trasportare ovuli nello stomaco.

Di seguito i nomi delle persone tratte in arresto:

Custodia cautelare in carcere:

ABBA Abba Okoh, nato in Nigeria, cl’75;

ASOKWA Richard, nato in Ghana, cl’81;

BACCI Carlocl’64;

BIO Simon, nato in Ghana cl’80;

CHOSEN Daniel, nato in Nigeria cl’84;

HAMIDOU ABOUBACAR Allassane, nato in Niger cl’82;

HEZEKIAH Kingsley, nato in Nigeria cl’88;

IKEAGU Ozue Paschal, nato in Nigeria cl’74;

MBAM Solomon, nato in Nigeria cl’83;

OBALOYE Tosanwumi, nato in Nigeria cl’88;

ODETOLA Sunday Olanrewaju, nato in Nigeria cl’75;

TANKO Yahuza, nato in Ghana cl’85;

UDENKA Chibuike, nato in Nigeria cl’76.

Arresti domiciliari:

NWAMINI Onyekachi, nato in Nigeria cl’89;

ODARO Joy, nata in Nigeria cl’89;

TOSELLI Benvenuto, cl’69

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