TIBERIO II, APPALTI E CORRUZIONE: ASCOLTATO UNO DEGLI INVESTIGATORI

Polo Scolastico Aspri a Sperlonga
Polo Scolastico Aspri a Sperlonga

Tiberio 2: prosegue il processo in cui sono rimasti alla sbarra appena tre imputati. Ad essere ascoltato un testimone dell’accusa

È stato sentito come testimone, interrogato dal pubblico ministero Valerio De Luca, uno die Carabinieri del Nucleo Investigativo di Latina che, nel 2015, parteciparono all’inchiesta molto complessa dal nome “Tiberio”. Il militare dell’Arma ha ripercorso le fasi dell’indagine, passando in rassegna le intercettazioni che costituiscono il “clou” del secondo filone scaturito nel processo odierno che riprenderà il prossimo 3 luglio.

Alla sbarra ci sono gli imprenditori, padre e figlio, Pietro e Francesco Ruggieri, oltreché l’architetto e dirigente pubblico Isidoro Masi. Il processo si svolge dinanzi al terzo collegio del Tribunale di Latina.

In una udienza precedente, il Comune di Sperlonga, assistito dall’avvocato Marina Leone, aveva reiterato la richiesta di costituirsi parte civile, sebbene fosse stata già respinta in sede di udienza preliminare. Una richiesta a cui gli avvocati difensori Gianni Lauretti, Vincenzo Macari e Massimo Signore si erano opposti in ragione, peraltro, della Legge Cartabia.

Il Tribunale aveva rigettato la richiesta del Comune di Sperlonga, giudicandola una riproposizione dello stesso atto depositato in udienza preliminare il quale non teneva conto che la maggior parte dei capi di imputazione era stato dichiarato estinto per intervenuta prescrizione, oltreché ad essere una richiesta troppo generica.

A settembre 2024, si era conclusa l’udienza preliminare che aveva decapitato la maggior parte delle accuse per intervenuta prescrizione. Erano contestate dal sostituto procuratore di Latina, Valerio De Luca, a vario titolo, diversi reati tra cui associazione per delinquere, corruzione, concussione e abuso d’ufficio in concorso. A maggio 2023, nell’udienza preliminare, il Gup del Tribunale di Latina, Giuseppe Molfese, aveva iniziato a valutare il destino giudiziario di 16 persone per un’indagine che ha sviscerato alcune dinamiche negli appalti pubblici tra Sperlonga, Gaeta, Priverno e a Prossedi.

L’INCHIESTA 1 e 2

“Un potentissimo sistema di potere composto da politici, tecnici e imprenditori che gestivano gli appalti a proprio uso e consumo”Così gli inquirenti hanno definito le risultanze investigative relative all’operazione “Tiberio 2″, divenuta nota nel settembre 2018, e successiva al filone inizialmente ribattezzato “Tiberio”. il processo “Tiberio”, che vede sul banco degli imputati il sindaco di Sperlonga Armando Cusani, è tuttora in corsa e riprenderà oggi, 21 maggio.

I protagonisti, invece, di “Tiberio II” sono gli imprenditori Pietro Ruggieri ed il figlio Francesco, che risultano i soli attori principali della seconda fase degli avanzamenti di “Tiberio”, e il cui arresto arrivò dopo la maxi operazione del comando provinciale dei Carabinieri che portò in manette dieci persone nel gennaio del 2017, tra cui, per l’appunto, il più celebre è senz’altro l’ex presidente della Provincia di Latina e attuale sindaco di Sperlonga Armando Cusani. Insieme a lui anche Isodoro Masi, 56 anni, responsabile dell’Ufficio tecnico del Comune di Sperlonga e impiegato della Provincia, e Nicola Volpe, 46 anni, imprenditore di Priverno e allora consigliere comunale di Prossedi

L’indagine “Tiberio II”, come noto, ruota attorno alle ditte dei Ruggeri, la Dr Costruzioni e la 2 R Costruzioni, e nelle carte sono menzionate nomi eccellenti della politica nostrana: dal consigliere formiano della Lega Antonio Di Rocco al senatore forzista Claudio Fazzone fino al sindaco di Gaeta Cosmo Mitrano. Tutti e tre non risultano indagati.

Tanti gli appalti finiti nel mirino degli inquirenti: la realizzazione della palestra del liceo scientifico “Fermi” nel quartiere di Calegna a Gaeta per il valore di 300mila euro; la nuova porzione del polo scolastico “Alfredo Aspri” di Sperlonga (900mila euro) per cui fu contestata una serie di gravi anomalie statiche e architettoniche, conclusioni poi ribaltate da una perizia dell’Università “La Sapienza” che hanno portato al dissequestro del cantiere su richiesta del Comune di Sperlonga (parte lesa insieme alla Provincia in Tiberio 2); il complesso archeologico Villa Prato di Sperlonga (700mila euro); la ristrutturazione del Comune di Prossedi (230mila euro); l’affidamento del Servizio di spazzamento delle strade extraurbane del comune di Priverno (40mila euro); il restauro dell’istituto scolastico Don Andrea Santoro di Priverno (35mila euro).

E proprio le parti lese, a maggio 2023, tra cui il Comune di Sperlonga, sono state escluse dal processo. Il Gup Molfese, infatti, aveva rigettato per carenza di motivazioni la richiesta di costituzione di parte civile presentata dal Comune di Sperlonga, tramite l’avvocato Giaquinto. Un risvolto inaspettato e che ha escluso la città da qualsiasi forma di risarcimento.

Lo scorso 6 settembre 2023, nel proseguo dell’udienza preliminare, vi è stato invece un rilevante ridimensionamento per il processo cosiddetto Tiberio II.

Dopo che il Pubblico Ministero De Luca aveva richiesto il rinvio a giudizio per tutti gli imputati, il G.U.P. Giuseppe Molfese, in buona parte accogliendo le richieste del nutrito collegio di difensori, composto dagli avvocati Lauretti, Cardinale, Conca, Signore, Macari, Di Biase e altri, ha disposto il rinvio a giudizio unicamente per il primo capo dell’articolata imputazione, relativo all’ipotesi di corruzione inerente la promessa di denaro da parte dei Ruggieri al dirigente della Provincia di Latina, Isidoro Masi, relativo alla messa a norma e miglioramento sismico della scuola Aspri di Sperlonga.

Il Gup ha invece dichiarato prescritti i capi che imputavano agli stessi Ruggieri e Isidoro Masi, la turbativa d’asta per la gara pubblica di messa a norma dell’Istituto scolastico Aspri di Sperlonga e la corruzione per i lavori di ampliamento e completamento della palestra del liceo scientifico Enrico Fermi di Gaeta.

Prescritto anche l’abuso d’ufficio contestato a un altro indagato, Raffaele Conte, direttore dei lavori della messa a norma dell’Istituto scolastico Aspri di Sperlonga. Tutti prosciolti, invece, per la turbativa d’asta inerente i lavori all’Enrico Fermi di Gaeta (i due Ruggieri, Masi, Daniele Amato e Andrea Di Cori). I due Ruggieri, inoltre, sono stati prosciolti sempre per l’Istituto Aspri e in particolare per le imputazioni di frode nelle pubbliche forniture e truffa.

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