TERRENO EX SALCRI A GAETA, I DUBBI DEL M5S: “REGALO AI PRIVATI”

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Valorizzazione del terreno ex Salcri a Gaeta, i dubbi del Movimento Cinque Stelle: “Singolare proposta inserita all’odg del consiglio comunale”

“Tra i punti su cui dovrà esprimersi il Consiglio Comunale del 31 agosto troviamo una singolare proposta di valorizzazione del terreno ex Salcri, concesso in locazione alla Fondazione Nicola Del Roscio e riconosciuto ai più come l’orto botanico”. Così, in una nota, il Movimento Cinque Stelle di Gaeta.

“Una vicenda – spiega la nota – che parte dal 2014, portata in giunta dall’allora Assessore ai lavori pubblici e Vicesindaco Cristian Leccese e che stabilì senza alcuna manifestazione di interesse pubblico alla già citata Fondazione l’area in cambio di un canone annuo di soli tremila euro per nove anni e rinnovabile per ulteriori sei. Già all’epoca, inoltre, il Parco regionale Riviera di Ulisse fu inspiegabilmente costretto ad accontentarsi di una piccola porzione dei totali 8000m”. La frana di un muro di confine ha dato il via a quella che possiamo definire l’ennesima regalia a privati.

Nel 2020 un progetto dell’Ing. Antonio Cardillo, di cui nessuno mette in dubbio la professionalità, ha stabilito che vi fosse bisogno di un muro in cemento armato al modico costo di 230.000euro. Perché, innanzitutto, progettare un muro in cemento armato se quello che sembrerebbe essere caduto è in pietra come tutti i terrazzamenti circostanti che resistono da decine di anni? Troviamo poi del tutto singolare che colui che già in passato è stato definito dal Cons. regionale Mitrano un benefattore per la città in questa occasione, per un muro adiacente con la sua proprietà abbia, quantomeno inizialmente, preteso che se ne prendesse interamente carico il comune, al netto che spetti o meno a questo.

A tal proposito sarebbe interessante sapere se può esserci una connessione tra il crollo del muro e le radici degli alberi impiantate in questi anni poiché in tal caso la messa in sicurezza e i relativi costi sicuramente spetterebbero a chi ha avuto la disponibilità dell’area in questi anni. Il nuovo accordo, difatti, prevederà che a fronte delle spese di ricostruzione del muro la Fondazione Nicola Del Roscio beneficerà dell’area per la durata di 50 anni e senza versare alcun canone. Se le cause fossero quelle sopra menzionate la Fondazione dovrebbe eseguire a prescindere la ricostruzione del muro.
Un baratto che definire frutto di incapacità è persino riduttivo.

Continuano senza sosta i saldi a Gaeta: l’ennesimo regalo a privati da parte dell’amministrazione che getta la maschera e dimostra, al netto di ipocriti spot che da domani preferiremmo non vedere più, che nessuno fino ad oggi ha operato senza ottenere qualcosa in cambio. I consiglieri comunali che voteranno questo scempio, per di più, – conclude la nota – sono a conoscenza del fatto che su questo terreno persistono dei contenziosi con gli ex proprietari che, peraltro, il comune di Gaeta ha impugnato agli atti a Cassino neanche due anni fa?”

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