Europa verde Terracina sul ricorso vinto da una ditta aggiudicataria della gara di manutenzione per Palazzo Braschi e sulla nascita inaspettata di un nuovo (alquanto singolare) polo culturale: “Un grave stallo che danneggia la città e i flussi turistici proprio nella fase cruciale della difficile ripartenza“
“Europa Verde Terracina mesi fa aveva già affrontato in modo articolato tutte le problematiche generate da una inesistente programmazione culturale e da una gravemente lacunosa gestione dei beni culturali, e successivamente al nostro duro comunicato alcune azioni erano state intraprese come la comunque tardiva riapertura del Complesso Santuariale di Monte Sant’Angelo o la bellissima mostra estiva e semi-autunnale presso la Chiesa di San Domenico dedicata a Duilio Cambellotti. Per queste iniziative, apprezzate – spiega in una nota il movimento politico – avevamo sospeso la nostra interrogazione in Regione Lazio e presso il Parlamento nella speranza che fosse un vero inizio di una nuova gestione dei Beni culturali a Terracina, con una Fondazione finalmente tornata ai suoi doveri statutari. Invece si è tornati subito al vecchio andazzo, con Terracina in ritardo perfino per la semplice e popolare programmazione natalizia visto che la maggior parte dei paesi limitrofi hanno già da giorni diffuso programmi molto nutriti con diversi eventi e proposte. Ricordiamo poi anche la leggerezza con cui si è gestita la proposta del Presepe Vivente, ormai una vera istituzione in città, che è stranamente sfuggita nella programmazione! Mentre continuano gli eventi estemporanei di visita degli scavi del Teatro Romano, per la verità stimolati dalla Soprintendenza, la quale dopo i diversi milioni di euro investiti nei beni culturali a Terracina, in questi anni, pretende giustamente e saggiamente un ritorno di immagine e di flussi turistici. Seguiamo poi le stranezze sugli altri rilevantissimi beni culturali come la Chiesa di San Domenico costruita nel XIII secolo, seguendo le regole dell’architettura cistercense e Luogo del Cuore a livello italiano riconosciuto dal Fondo Ambiente Italiano-FAI che a novembre scorso è stata inaspettatamente e inelegantemente teatro di una rassegna enogastronomica denominata RetroWine dedicata alla scoperta del Vino Naturale o come il Palazzo Braschi, esempio unico di architettura neoclassica, risalente all’ultimo quarto del XVIII secolo quale residenza privata del Papa Pio VI, e soprattutto palazzo gemello del Palazzo Braschi di Roma, anch’esso Luogo del Cuore a livello italiano riconosciuto dal Fondo Ambiente Italiano-FAI, per il quale solo pochi anni fa si era riconosciuto addirittura l’Art Bonus, ovvero il credito di imposta, pari al 65% dell’importo donato, a chi effettua erogazioni liberali a sostegno del patrimonio culturale pubblico italiano e del quale apprendiamo dalla stampa che la ditta aggiudicataria della gara di manutenzione (ricordiamo che a tutt’oggi il Palazzo Braschi ospita impropriamente uffici comunali invece di essere destinato ad una fruizione culturale, come ad esempio una Pinacoteca sullo stile del Museo di Roma ospitato al gemello Palazzo Braschi di Roma), ha proposto ricorso verso l’amministrazione comunale per obbligare il Comune a provvedere alla sottoscrizione del contratto di appalto, dopo vari solleciti e diffide nei confronti dell’Ente, ottenendo una sentenza favorevole del TAR visto che il silenzio del Comune di Terracina costituisce una violazione “essendo indubbio l’obbligo del Comune di Terracina di concludere il procedimento, assumendo una motivata determinazione, di segno positivo o negativo”.
Dulcis in fundo, in realtà con amarezza, leggiamo sconcertati sulla stampa che il 12 novembre scorso veniva addirittura inaugurato a Terracina in via Posterula 71 (incidentalmente un’area priva di parcheggi e con un ingresso abbastanza fatiscente), alla presenza di autorevoli esponenti della Amministrazione Comunale, il nuovo Polo Culturale Jet Set Club a Terracina con la partecipazione di amici vip come Anna Falchi, Valeria Marini, Manuela Arcuri, Aida Yespica, Fabrizio Corona, ed esponenti del mondo dello spettacolo e della cultura con cena gourmet e dj-set, annunciando un programma molto ampio con burlesque, danza, incontri culturali, presentazione di libri.
“Siamo assolutamente insoddisfatti come Europa Verde Terracina – dichiarano Gabriele Subiaco co-portavoce di Europa Verde Terracina e Armando Sodano e Giovanna Rossi, referenti del FORUM CULTURA di Europa Verde Terracina – di quanto stanno facendo l’Amministrazione e la Fondazione che continuano a navigare a vista sul tema della valorizzazione dell’enorme patrimonio artistico storico e culturale della Città, che richiederebbe di mettere in atto un lungimirante progetto pluriennale, che faccia leva sulla programmazione di spettacoli di livello nazionale, rappresentazioni teatrali, opere liriche, orchestre sinfoniche ed autori musicali moderni, che possano trainare il vero turismo culturale nella nostra città e che possa essere riconosciuto a livello nazionale. Di grande richiamo turistico possono essere gli appuntamenti con i festival artistici e le rassegne teatrali, progettati per durare negli anni e diventare appuntamenti fissi. Tali iniziative potrebbero essere svolte prevedendo l’uso contemporaneo dei diversi spazi, per una ampia fruizione delle aree archeologiche o dei palazzi storici durante le manifestazioni. Un altro aspetto che può contribuire all’aumento e alla stabilizzazione dei flussi turistici culturali è quello di destagionalizzare le offerte e le iniziative artistiche, soprattutto nel periodo pre-natalizio o pre-pasquale. Chiediamo a gran voce, già da giugno, l’indizione di un bando per una manifestazione di interesse per l’incarico di Direttore Artistico per tutte le manifestazioni, con curriculum vitae, titoli ed attività professionali svolte che finalmente premi il merito e l’esperienza e che favorisca la possibile partecipazione ai bandi europei sulla cultura. Auspichiamo che davvero in futuro si possa parlare di vera cultura a Terracina, e non possiamo certamente essere fieri del nuovo ‘polo culturale’, inaugurato a metà novembre, che ha visto la presenza di Fabrizio Corona, tra i vari invitati, con la partecipazione di membri della attuale Giunta. Addirittura si parla di polo culturale di richiamo nazionale e si accorre subito dal privato mentre si lascia in uno stato di abbandono e di degrado il pubblico, visto che è assolutamente inaccettabile che questa città non abbia un teatro comunale, la biblioteca è ormai chiusa da tempo come del resto il Palazzo della Bonificazione sede del museo cittadino, appena restaurato, e la centralissima sala Appio Monti restaurata e chiusa, per non parlare dei ritardi della riapertura della Chiesa del Purgatorio e la chiusura ormai “sine die” del Complesso di San Francesco, anch’esso appena restaurato, così come non abbiamo spazi dedicati allo sviluppo culturale artistico e musicale dei giovani”.