PONZA, CHIAIA DI LUNA CHIUSA: 1,3 MILIONI DI EURO DI DANNO ERARIALE. INDAGINE DI CORTE DEI CONTI E GDF

Chiaia di Luna
Chiaia di Luna. La spiaggia, la più famosa dell’isola, è chiusa da anni proprio per il pericolo di crolli. Nonostante le reti di protezioni e le recinzioni, via mare è possibile approdare sulla spiaggia. Nel 2001 la studentessa toscana Alessandra Pioli, 26 anni, stava prendendo il sole sulla spiaggia quando è stata colpita e uccisa da alcuni massi franati dalla montagna. Da allora la spiaggia di Chiaia di Luna è stata chiusa al pubblico proprio per evitare il ripetersi di un’altra tragedia. Una chiusura che Finanza e Corte dei Conti giudicano dannosa. Coinvolte tutte le amministrazioni dal 2011 in poi

Guardia di Finanza, interdizione della spiaggia di “Chiaia di Luna”: quantificato dalla Corte dei Conti un danno erariale di circa un milione e trecento mila euro

I Finanzieri del Comando Provinciale di Latina, nell’ambito di un’attività di indagine delegata dalla Procura Regionale presso la Corte dei Conti – Sezione Giurisdizionale per il Lazio, hanno accertato un presunto danno erariale per un importo di circa 1.300.000 euro per mancata utilità dei lavori di messa in sicurezza della falesia sovrastante la spiaggia di “Chiaia di Luna”.

La complessa attività istruttoria, eseguita dalla Compagnia di Formia coadiuvata dalla locale Tenenza di Ponza, sotto la direzione del Vice Procuratore Massimo Perin, ha permesso di constatare il pregiudizio erariale sia nella forma del danno emergente, pari a 1.130.000 euro, derivante dal costo dell’intervento limitatamente al periodo dell’utilità sperata per inutilizzo del bene, sia nella forma del lucro cessante, pari a 140.000 euro circa, per il mancato conseguimento di proventi che l’apertura dell’arenile avrebbe generato, con il rilascio di concessioni e/o autorizzazioni per l’utilizzo delle relative aree demaniali marittime.

Il pregiudizio segnalato alla magistratura contabile scaturisce dalla superficialità con cui le amministrazioni comunali succedutesi nel tempo, a far data dal 2011 ad oggi, hanno affrontato il delicato problema dell’apertura dell’arenile, gestendo la vicenda in maniera non inappropriata in quanto, malgrado la spiaggia sia stata ritenuta pubblicamente fruibile dagli organi tecnici competenti, le stesse hanno tuttavia omesso di attuare qualsivoglia valida iniziativa finalizzata all’apertura della stessa.

Tale condotta omissiva, tenuta dal Comune di Ponza, ha comportato – sottolinea in una nota la Guardia di Finanza – un mancato perseguimento degli obiettivi per i quali il finanziamento del Ministero dell’Ambiente era stato concesso, vanificandone così le finalità e rendendo finanche privi di validità i lavori comunque eseguiti.

Le amministrazioni comunali coinvolte risultano essere quella dell’ex sindaco Piero Vigorelli e l’attuale guidata dal primo cittadino Francesco Ferraiuolo.

L’attività svolta dalle Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Latina evidenzia ancora una volta l’impegno profuso dalla Guardia di Finanza nello specifico comparto della tutela dei bilanci dello Stato e degli Enti Locali, finalizzato alla lotta agli sprechi di denaro pubblico e alla tutela della necessità di un utilizzo trasparente ed efficiente dei finanziamenti nazionali e comunitari, tanto più in un contesto emergenziale come quello attuale.

Leggi anche:
ISOLE PONZIANE, IL TESORO ABBANDONATO TRA SPRECHI E GAFFE. PRO LOCO: “REGIONE ASSENTE, PRONTI AD ADIRE LE SEDI OPPORTUNE”

Articolo precedente

TERRACINA, PALAZZO BRASCHI E IL POLO DEL JET SET. EUROPA VERDE: “STALLO CULTURALE CHE DANNEGGIA TURISMO”

Articolo successivo

ASS. NAZIONALE COMBATTENTI E REDUCI: NELLA GIUNTA IL PONTINO DI LEGINIO

Ultime da Cronaca