TERRACINA, OPERAIO DENUNCIA SCARSA SICUREZZA ALLA DE VIZIA: MINACCIATO E CACCIATO

I Carabinieri al Centro di raccolta rifiuti a Morelle (Terracina)
I Carabinieri al Centro di raccolta rifiuti a Morelle (Terracina)

Terracina, cacciato dalla società che gestisce il servizio d’igiene urbana: si era rifiutato di salire su un camion non provvisto dei mezzi di sicurezza

Mattinata movimentata, in località Morelle, a Terracina, nel centro di raccolta rifiuti urbani della De Vizia-Transfer Spa, la società che gestisce il servizio d’igiene urbana in città e che, ad ottobre, è stata coinvolta in una indagine della Procura di Latina per gestione illecita dei rifiuti.

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A presentarsi, oggi, nella sede della De Vizia sia i Carabinieri che la Polizia Locale. Il richiamo delle forze dell’ordine e pubbliche è stato necessario per via di un caso che si è sviluppato al centro raccolta rifiuti di Morelle. Uno degli operai, infatti, il cui compito è quello di viaggiare sulla pedana esterna del camion della raccolta dei rifiuti, da tempo ravvisava problemi di sicurezza del veicolo.

I camion della raccolta rifiuti, infatti, per motivi di sicurezza, hanno un limitatore di velocità tarato per i 30 chilometri orari. Da circa un anno, però, il camion su cui viaggia l’operaio non rispetterebbe i limiti di velocità e, nonostante le rimostranze dell’uomo, sia ad autista che al responsabile del centro raccolta, non è stato cambiato niente.

Non solo scarsa sicurezza, perché l’operaio sarebbe stato anche minacciato di licenziamento da parte del responsabile del centro, qualora avesse continuato a manifestare le rimostranze.

La tensione è arrivata a tal punto che, stamani, alle prime luci dell’alba, l’operaio, che doveva entrare in servizio, si è rifiutato di farlo, per di più redigendo una nota con cui spiegava i motivi per i quali, temendo per la sua sicurezza, aveva evitato di svolgere il suo lavoro.

C’è di più, perché dopo l’arrivo dei Carabinieri e la denuncia orale sporta dall’operaio, lo stesso ha avuto la conseguenza del suo comportamento, giudicato evidentemente male dal responsabile del centro. Quest’ultimo, infatti, con modi spiccioli, avrebbe ritirato il cartellino all’operaio, oltreché a chiuderli la porta del centro in faccia. Una sorta di licenziamento muscolare.

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