TERRACINA, LA “CAPONNETTO” RISPONDE A FRATELLI D’ITALIA: “REAZIONE SCOMPOSTA”

Vittorio Marzullo
Vittorio Marzullo, ex referente territoriale per l'Associazione "Antonino Caponnetto"

L’associazione “Antonino Caponnetto” risponde a Fratelli d’Italia: “La macchina del fango è sempre al lavoro al massimo della sua produttività”

Il responsabile provinciale dell’Associazione contro le mafie e le illegalità Vittorio Marzullo risponde pubblicamente a una nota inviata dal partito locale di Fratelli d’Italia. La nota non è stata inviata al sito di “Latina Tu”, duramente attaccato dallo stesso partito locale di Giorgia Meloni in quanto accusato di avere un “orientamento politico” (quale non viene specificato nella consueta tradizione del venticello della calunnia) e di non fare una “corretta informazione” (sic!). L’unica responsabilità di “Latina Tu” è quella di avere sempre approfondito sul partito locale a Terracina, dando da ultimo le notizie sulla campagna elettorale che il pluri-inquisito ex vice Sindaco Pierpaolo Marcuzzi sta conducendo per le Politiche del 25 settembre.

Se la corretta informazione, poi, è quella che di non disturbare i partiti, il sito di “Latina Tu” continuerà a fare “scorretta” informazione, senza potersi sottrarre – come invece sparano a vanvera da Fratelli d’Italia terracinese sostenendolo erroneamente – a nessuna deontologia e legge. Il sito di “Latina Tu” come qualsiasi altro sito d’informazione è soggetto alle norme di legge e non si sottrae a niente.

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“Ieri contro la magistratura oggi contro la nostra associazione, rea di aver chiesto a tutti i partiti di tenere lontano dalle proprie liste e dalle attività di partito persone condannate oppure inquisite per reati contro la pubblica amministrazione.

Siccome sono pieni di questi attivisti impegnati in prima linea nella campagna elettorale ecco la calunnia o diffamazione contro chi denuncia tali comportamenti.

Vogliamo ricordare a questi signori che non basta andare su internet e leggere chi è stato Antonino Caponnetto e fare il copia incolla sul comunicato per prendere la patente di legalità, questa la si ottiene con il comportamenti coerente e quotidiani delle proprie azioni, da parte di militanti e dei propri gruppi dirigenti e, dispiace dirlo, ma non è quanto può vantare fratelli d’Italia a Terracina, dove la patente di legalità non la può pretendere chi ha fatto del proprio obiettivo di vita e di attività politica il clientelismo, l’affarismo o tentato di portare a Terracina Mafia Capitale. Basti pensare che  la loro punta di diamante ha sul collo una richiesta di autorizzazione a procedere da parte della Procura di Latina, a proposito, il sig. schiena dritta perché non rinuncia all’immunità parlamentare? In fase di decisione, ed il loro candidato in pectore a consigliere regionale con due arresti sul groppone ed una serie di pesanti accuse della procura a cui rispondere e che sono, in parte, già in fase dibattimentale.

Quindi, invece di giustificare il loro comportamento e cioè perché certe persone arrestate, accusate e rinviate a giudizio sono attivamente impegnate in campagna elettorale, cercano di distogliere l’attenzione degli elettori da questi problemi accusando la Caponnetto di fare politica.

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Ebbene si facciamo politica, facciamo politica nel senso che vogliamo prevenire che arrestati, inquisiti e processati vengano, nella predisposizione delle liste, messi in panchina e non messe sullo stesso piano delle persone oneste e perbene,  per evitare poi di mandarle a fare danni nelle istituzioni democratiche.

Questo vale per Fratelli d’Italia come per tutto il resto dei partiti o movimenti che si voglia.  

Tentano meschinamente di creare contrapposizioni tra testate giornalistiche paventando che c’è chi non è soggetto alla stessa disciplina del resto dei giornalisti, affermando un falso colossale. perché, ci domandiamo, in presenza di più testate che hanno riportato il nostro comunicato se ne prende di petto solo una, perché, devo forse ritenere che gli altri sono vostri amici?

Ancora una volta, la scomposta ed irata reazione di fratelli d’italia ci fa ritenere che siamo nel giusto.

D’altronde in questo anno avete avuto tra le vostre fila arrestati,  inquisiti, inibiti al lavoro con la pubblica amministrazione, obblighi di residenza fuori del territorio comunale, arresto del sindaco e di vostri assessori nonché del presidente del consiglio comunale e tutto ciò vi ha costretto a disdire persino la festa di partito programmata per la fine dello scorso luglio ed a limitare la vostra presenza in pubblico sino al punto di tentare di tenere  delle riunioni di attivo ed iscritti, nonché cene, che sono andate pressoché deserte. Per non parlare che avete chiuso anche dei gruppi fb.

Nonostante tutto questo siete ancora ancorati allo stesso modo di fare? Non pensate che sia opportuna una seria riflessione sulle cause che vi hanno portato a questo punto?

Pensate veramente che attaccando un’associazione antimafia, oggi presente in maniera capillare sul territorio provinciale, nonché in quasi tutti i grandi processi come parte civile. Indipendentemente dal colore dei partiti che ne sono invischiati, di risolvere i vostri problemi?

Credete con questo modo di fare di evitare il rinculo degli imminenti rinvii a giudizio dell’operazione Free beach? Oppure, se sono vere le cose riportate dal quotidiano repubblica, e cioè che vi sono ancora due inchieste aperte una dell’antimafia ed una della procura di latina, di evitare eventuali ricadute con questo modo di fare? Se questa è la vostra scelta non mi resta che farvi i migliori auguri di cattivo lavoro a fin di bene per la cittadinanza”.

Lo scrive Vittorio Marzullo, il responsabile provinciale dell’Associazione contro le mafie e le illegalità.

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