TERRACINA, EUROPA VERDE: “COMUNE RISCHIA DI PERDERE LA SFIDA DEL PNRR”

Gabriele Subiaco
Gabriele Subiaco, co-portavoce di Europa Verde Terracina

Europa verde Terracina: il Comune travolto dalle gravi vicende giudiziarie rischia di perdere la sfida del pnrr. Dopo il rimpasto di Giunta a seguito delle vicende giudiziarie, nessuna comunicazione del sindaco, nessun consiglio comunale e attività amministrative di fatto paralizzate mentre altri comuni della provincia mostrano grande attivismo e si preparano alla epocale sfida e alle opportunità del Pnrr con grandi progetti, cabine di regia e osservatori per il monitoraggio

“Mentre la Regione Lazio, la Provincia di Latina e gli altri Comuni limitrofi sono tutti impegnati nella predisposizione dei progetti da sottoporre per ottenere i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), nulla viene comunicato dal Comune di Terracina, al netto del progetto di riqualificazione del Borgo Pio, con il recupero del sito degradato Mercato Marina (peraltro ispirato alla proposta di Legambiente di qualche anno fa), con un finanziamento di 5 milioni di euro assegnato con decreto del Ministero dell’interno, in data 30 dicembre 2021, nell’ambito della missione 5 componente 2 del PNRR che prevede per gli anni 2021-2026 3,4 miliardi di euro. Progetto che comunque andrà adeguatamente monitorato in ogni suo passo esecutivo proprio per evitare i potenziali rischi di malagestione.

I Comuni della Provincia di Latina, capofila Comune di Latina con la municipalizzata ABC, stanno provando a creare una rete autonoma, vista la mancata istituzione degli Enti di governo dell’ambito territoriale ottimale (Egato) da parte della Regione Lazio, per utilizzare i fondi del PNRR e dotare il territorio di una impiantistica pubblica per il trattamento dei rifiuti e a tale proposito sono stati consegnate proprio in questi giorni proposte progettuali per un importo totale di 20 milioni di euro, con 13 comuni che stipuleranno una convenzione con ABC: Bassiano, Cisterna, Cori, Maenza, Minturno, Pontinia, Roccagorga, Roccasecca dei Volsci, Sabaudia, Sermoneta, Sezze, Sonnino, Spigno Saturnia mentre Terracina latita, con il rischio di trovarsi isolata su questo fronte cruciale.

I fondi per la Salute (Missione 6 del PNRR che prevede un finanziamento complessivo di 19,7 miliardi di euro), nella provincia di Latina saranno utilizzati per realizzare 29 interventi totali, tra Case di comunità (18), Ospedali di comunità (6) e Centrali operative territoriali (5), che interesseranno tutti i 5 distretti della Asl di Latina e per l’acquisto di 19 grandi apparecchiature di ultima generazione con il piano di riorganizzazione che sarà finanziato dalla Regione Lazio con 39,2 milioni di euro pianificati per i primi investimenti del PNRR e del piano nazionale investimenti complementari al PNRR, anche se non conosciamo ancora nel dettaglio quanti e quali di questi interventi allevieranno i problemi e le carenze della sanità pubblica a Terracina, con le condizioni in cui versa attualmente il nostro Ospedale che ancora non risolve la questione dell’organico e che, con l’ultimo Atto Aziendale approvato, si avvia a diventare tristemente del tutto residuale nel panorama provinciale.

Il Comune di Aprilia invece è già assegnatario di finanziamenti riconducibili al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per il Programma Innovativo per la Qualità dell’abitare (Pinqua), con fondi ripartiti dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (per oltre 26 milioni di euro); nuove connessioni verdi (14 milioni di euro); progetti di rigenerazione urbana volti alla riduzione dei fenomeni di marginalizzazione sociale (più di 10 milioni di euro). Ed il Comune di Latina ha ottenuto il finanziamento a valere sul PNRR di quasi 9 milioni di euro per cinque interventi di rigenerazione urbana volti alla riduzione di fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale, a migliorare la qualità del decoro urbano e del tessuto sociale e ambientale.

Con il PNRR ammontano a 66,4 miliardi le risorse destinate agli enti territoriali, si tratta di quasi il 35% dei 191,5 miliardi messi a disposizione dall’Unione Europea al nostro Paese. In particolare, ai Comuni e alle Città metropolitane sono potenzialmente destinati quasi 40 miliardi di euro il 20% del PNRR.  Il PNRR si compone di 6 missioni e ad eccezione della Missione 6, dedicata alla “salute”, e della Missione 3, relativa alle “Infrastrutture per una mobilità sostenibile”, gli enti territoriali saranno chiamati a intervenire in tutti gli altri 4 ambiti. Importante il ruolo dei Comuni nella realizzazione delle Missioni 5 (“Inclusione e coesione”) con 11.421 milioni di €, il 57,5% del totale, ai comuni. Rilevante anche l’impegno previsto per i Comuni dalla Missione 4 (“Istruzione e Ricerca”) che impiegherà per i Comuni 9760 milioni di €, quasi un terzo delle risorse di missione. Un’altra missione rilevante per i Comuni è la missione 2 (“Rivoluzione verde e transizione ecologica”) che prevede a favore dei Comuni un impegno di 15.802 milioni di €, pari al 26,6% dell’intero budget di missione. Tra gli interventi previsti spicca quello per la resilienza, la valorizzazione del territorio e l’efficienza energetica dei Comuni a cui vengono dedicati  ben 6.000 mln di €, la realizzazione di nuovi impianti di gestione rifiuti e ammodernamento di impianti esistenti per il quale nel piano sono stanziati 1.500 mln di €, lo sviluppo del trasporto rapido di massa (3.600 mln di €), i nuovi bus ecologici ( 2.415 mln di €), il piano di sostituzione di edifici scolastici e di riqualificazione energetica (800 mln di €), il rafforzamento della mobilità ciclistica (600 mln di €), la tutela e valorizzazione del verde urbano ed extraurbano (330 mln di €), le isole verdi (200 mln di €). Infine per quanto riguarda la missione 1 (“Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura”), ampio spazio viene dato alle riforme e agli investimenti (6.000 mln di €) per rendere più efficiente la pubblica amministrazione, inclusa quella locale. Per quanto riguarda invece i fondi per cultura e turismo, il PNRR ha stanziato ingenti risorse per il l piano per la tutela e valorizzazione dell’architettura e del paesaggio rurale (600 mln di €) e il programma per valorizzare l’identità di luoghi come parchi e giardini storici (300 mln di €)”.  

“Il nostro Comune pare completamente fermo, avviluppato nelle spire di complesse e articolate vicende giudiziarie che hanno messo in luce un sistema di gestione delle risorse pubbliche inefficiente, potenzialmente dannoso e forse anche illegale, palesemente carente di una vera guida, con un Consiglio Comunale che non viene convocato oramai dalla fine dello scorso anno, un “rimpastino” di Giunta avvenuto nel segreto delle stanze del “palazzo” dopo il clamoroso arresto (confermato dal riesame) del Vicesindaco e Assessore all’Urbanistica che come scritto chiaramente nell’ordinanza del GIP e riportato dalla stampa, “ha il totale controllo di ogni ufficio comunale che riesce a gestire in modo illecito per i propri interessi”. Sono tanti invece i Comuni che stanno già pianificando e progettando interventi per poter attuare il PNRR nei loro territori cogliendone tutte le opportunità e il neoeletto Presidente della Provincia ha preannunciato, giorni fa, la volontà di costituire un laboratorio con Comuni, Camera di Commercio, associazioni di categoria e altri enti pubblici il cui compito sarà quello di elaborare progetti, supportando i Comuni minori, per accedere ai fondi del PNRR. Certo il PNRR costituisce un’opportunità strategica di sviluppo, di semplificazione e di efficienza, ma sulle risorse economiche sarà una vera sfida perché i Comuni e gli altri enti competeranno e solo quelli maggiormente preparati ed attrezzati potranno cogliere le migliori opportunità per dare davvero una svolta allo sviluppo delle loro città. E le risorse arriveranno solo se i comuni saranno in grado di mettere in campo competenze progettuali e capacità organizzative e arriveranno solo a condizione che siano rispettati numerosi traguardi e obiettivi, (in tutto ve ne sono ben 527!). Fondamentale sarà anche garantire il giusto livello di partecipazione dei cittadini nella scelta dei progetti evitando fughe in avanti da parte della politica, senza ascoltare il punto di vista di comunità, reti sociali e associazioni impegnate sul territorio, come purtroppo vediamo in questi giorni con la presentazione da parte della Provincia di Latina di progetti, di mega-impianti di trattamento dei  fanghi di depurazione nell’ambito dell’avviso M2C, linea d’intervento A del PNRR senza la partecipazione dei soggetti portatori di interesse. Come pure è necessario istituire un Protocollo di Legalità, a livello regionale/provinciale in modo da rendere l’intervento dello Stato nei diversi settori di intervento più adeguato alle sopravvenute esigenze dettate principalmente dalle criticità portate dalla pandemia e dalle nuove opportunità per il mondo delle imprese connesse ai fondi europei del PNRR. Terracina non può e non deve rimanere indietro, sarebbe un errore che le generazioni future non ci perdonerebbero mai, ma francamente nutriamo grossi dubbi sulla capacità attuale del Comune di Terracina di affrontare il PNRR cogliendone tutte le opportunità, soprattutto alla luce delle carenze progettuali ed organizzative che in questi anni si sono palesate sul fronte della partecipazione ai bandi e sulla capacità di reperire i finanziamenti mentre ci chiediamo poi che ruolo stia svolgendo, e con quale efficacia, lo Sportello Europa inaugurato il 2 dicembre 2019, presso i locali di via Sarti n. 2, https://comune.terracina.lt.it/uffici/468954/servizio-sportello-europa . Una pagina vuota sul sito comunale che non ci fa ben sperare. Di fronte a questa storica occasione di sviluppo è necessario invece investire sulla professionalizzazione delle risorse interne o sulla acquisizione di risorse esterne di professionalità elevata ed è necessario istituire e finanziare, come sta facendo ad esempio il Comune di Aprilia, una unità di progetto dedicata, che possa anche fare ricorso all’assistenza tecnica gratuita offerta dal Ministero Economia e Finanze alle amministrazioni territoriali responsabili dell’attuazione dei singoli progetti collegati al PNRR, non solo per programmare e progettare le richieste dei fondi ma anche per monitorare le risorse da assegnare o già assegnate visto che nonostante i severi strumenti di prevenzione – tra cui la normativa antiriciclaggio, i controlli antimafia, i vari obblighi di trasparenza – i rischi di infiltrazioni di organizzazioni malavitose sul nostro territorio rimane alto. Resta quindi davvero difficile pensare che il Comune di Terracina, nelle condizioni attuali, potrà acquisire – come previsto dal Piano e nei tempi assegnati che sono molto stretti- la titolarità di specifiche progettualitànel ruolo di Soggetto attuatore/Beneficiario, assumendo la responsabilità della gestione dei singoli Progetti, realizzazione, monitoraggio e rendicontazione e questo sarà un gravissimo danno per la collettività.” dichiara Gabriele Subiaco, co-portavoce di Europa Verde Terracina e Consigliere Federale Nazionale di Europa Verde. 

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