Legambiente Terracina animal help: si è appena chiuso con la presentazione delle offerte il bando sul canile da oltre un milione di euro in 4 anni. Un bando che ha avuto una storia complessa e tortuosa con una serie di annullamenti e revoche in autotutela e che ci sembra lacunoso, con premialità per canili privati dove allocare cani in esubero, e con un modello di gestione dei felini nella nostra città alquanto carente
“Legambiente Terracina Animal Help esprime una certa preoccupazione per il bando sul canile di Terracina. Dopo tanti stop and go e bandi prima pubblicati e poi revocati senza capirne fino in fondo la motivazione, circa un mese fa è uscito il nuovo bando per la gestione del canile di Terracina con Determinazione N. 328 del 28/02/2022, bando ormai chiuso con la presentazione delle offerte. Il Bando concerne il Servizio di Custodia, Mantenimento e Cura degli animali accalappiati sul territorio del Comune di Terracina per una durata di 4 anni e complessivi € 1.268.651,60.
La scelta di effettuare una gara al ribasso anziché puntare a rafforzare questa riconosciuta eccellenza cittadina, manifesta ancora una volta un chiaro indirizzo verso strutture esterne, che in alcuni casi si sono rivelate già deficitarie. Ricordiamo tra queste il famoso canile di Borgo Hermada, convenzionato con il Comune dal 2015 (Convenzione n.683 del 10 giugno 2015), a cui erano stati affidati circa 150 cani e 50 gatti. Tale canile, apprendiamo dalla stampa, nel 2019 viene sequestrato dalla Procura di Latina perché trovato privo delle necessarie autorizzazioni sanitarie, con animali tenuti in strutture con standard ben distanti da quelli previste dalla legge, con numerose strutture precarie, e con alcuni animali in cattivo stato di salute.
Ebbene, da un’attenta analisi, condotta anche con l’aiuto di esperti di Legambiente Animal Help, risulta chiaro che questo bando possa favorire (premiando l’offerta tecnica che comunque pesa per il 70% nella aggiudicazione) tutti gli Enti Appaltatori che hanno canili privati invece che rafforzare la gestione comunale del canile. È evidente infatti che la struttura del Canile Comunale avrebbe bisogno di manutenzione straordinaria così come di un riallestimento degli spazi e di altri box ma di questo impegno non si fa menzione nel bando, anzi, si rovescia la responsabilità sull’Ente appaltatore imponendo “interventi di manutenzione degli impianti del canile attraverso interventi programmati e tempestivi di ripristino delle situazioni di degrado estetico, funzionale e agronomico”, così come invece notiamo che le modalità di organizzazione del canile esterno privato hanno un punteggio elevato (11) nella offerta tecnica!
Inoltre notiamo, en passant, che i servizi per i quali i Comuni devono compartecipare con la ASL, ovvero una sorta di Pronto Soccorso Veterinario (PSV), presentano costi che risulterebbero “annegati” nel costo giornaliero di gestione, anche se esso invece necessiterebbe di strutture, risorse, metodi, strumenti, personale adeguato e adeguatamente remunerato e tutto cio’ con il rischio di non garantire un servizio adeguato e comunque di scarsa qualità. È vero che, come ampiamente pubblicizzato dalla Amministrazione Comunale nel 2019, all’interno della attuale struttura esiste già un Canile Sanitario dotato di sala chirurgica, ma non è ancora ben strutturato per far fronte a tutte le necessità di un PSV, con personale addetto ancora scarso, con un giorno solo di sterilizzazioni alla settimana, chiaramente inadeguato alle esigenze degli animali in città, come testimoniano molti volontari.
Il bando poi tratta i gatti in forma residuale ed ambigua, attribuendo alla modalità di allestimento e organizzazione del gattile solo 5 punti di offerta tecnica. In particolare si fa riferimento, ad eventuale cattura dei gatti randagi (ci auguriamo per esclusivi motivi di emergenza sanitaria visto che è espressamente vietato dalla legge vigente!) con richiesta all’Ente Appaltatore di “custodire, con personale dotato di esperienza, presso la propria struttura, i cani e gatti randagi catturati sul territorio di Terracina e comunque tutti i cani e gatti su richiesta dell’amministrazione comunale”. A tale proposito il Comune di Terracina ha recentemente provveduto all’acquisto di “casette per il ricovero dei gatti” riconoscendo implicitamente che il gattile, nonostante esso sia menzionato nel bando come di fatto già esistente, sembrerebbe invece da realizzare ex novo, e ha pubblicato un bando per la assegnazione delle casette rimanenti alle colonie feline riconosciute dalla ASL.
In sintesi, il nostro timore è che con questo bando possa venire vanificato quanto fatto fino ad oggi nel Canile di Terracina, un presidio per la salvaguardia del benessere animale considerato che, ci duole sottolineare, la nostra città purtroppo è priva di un referente unico dedicato solo alla tutela e il benessere animale e manca ancora di un regolamento per la tutela e benessere animale. Il canile rifugio di Terracina, come apprendiamo dalla pagina Facebook, nasce nel 1989 dall’amore dei volontari terracinesi e nel tempo si sono succedute diverse gestioni del canile comunale, sempre affidate in convenzione ad associazioni di volontariato di protezione animali e con l’assistenza del Servizio Veterinario ASL – LT (ANPA, ANPANA, ARCA, AMICI DEL CANE, LA MADIA, ENPA, DOG’S TOWN). Il dato rilevante che emerge dall’esperienza oltre trentennale del canile comunale è l’elevato benessere degli animali ospitati, riscontrato da tutti i controlli effettuati dagli Organi competenti in questi anni, e l’elevato numero di cani dati in adozione.
Il nostro dipartimento Legambiente Animal Help con le sue Guardie Ambientali Zoofile Volontarie è attivo con un EcoSportello sulla tutela animale https://www.legambienteanimalhelp.it/ecosportelloanimali/ e attraverso segnalazioni ed esposti sta contribuendo, di concerto con i Carabinieri Forestali, anche ad alcune indagini sul territorio di Terracina rivolte ad accertare la corretta gestione degli animali. Inoltre Legambiente è attiva sulla produzione di report annuali con l’obiettivo di premiare a livello regionale e nazionale i comuni e le ASL che ci sono maggiormente distinte nella gestione ottimale degli animali di affezione https://legambienteanimalhelp.it/animalincitta/ e in questa casistica il Comune di Terracina sono anni che non tenta nemmeno di entrare e anche la ASL Latina non sembra interessata ad entrarci, visto che non risponde neanche al questionario, a differenza della ASL di Frosinone”.
“Come dipartimento Legambiente Animal Help sul territorio (nato nel 2020) e come Raggruppamento Guardie Ambientali Zoofile Volontarie Legambiente collaboriamo con le forze dell’ordine per segnalazioni ed esposti relativi a animali di affezione presenti sul territorio, avendo dato l’avvio anche ad alcune indagini della Procura per il controllo ed il contrasto dei fenomeni di maltrattamento. Premesso che ci sembra del tutto ingiustificabile che il Comune di Terracina sia a tutt’oggi privo di un REFERENTE UNICO DEDICATO per la tutela e il benessere animale e sia privo di un REGOLAMENTO PER LA TUTELA E IL BENESSERE ANIMALE, e che la questione dei felini in città venga trattata con una certa superficialità, con un bando che tratta il gatto come accessorio del cane, ignorandone tutte le specificità. Riteniamo poi che il Canile Sanitario sia ancora privo di una dotazione completa e allo stesso tempo carente in termini di personale e sicuramente non pronto per gestire tutte le emergenze, con il rischio concreto di far degradare il servizio del pronto Soccorso animale. Troppi servizi e spese correlate sembrano di fatto annegati nella diaria giornaliera prevista dal Bando, considerando gli eventuali ribassi, visto anche i servizi richiesti, il personale certificato e competente, gli orari ampliati di apertura e reperibilità, la manutenzione dello stabile con la realizzazione del gattile e questo rischia di non assicurare al servizio i giusti livelli di qualità. Inoltre nelle varie e successive versioni del capitolato d’appalto, tra pubblicazioni, annullamenti e revoche in autotutela, ci risulta assai strano che si parta con una diaria giornaliera di 3,50 euro per ogni cane, poi si passi a 2,90 euro per poi tornare a 3,43 euro, segno inequivocabile per noi che non si hanno ben chiari i confini dei servizi richiesti e quindi dei loro costi. E’ evidente poi che con l’aumento delle bollette energetiche e il costo delle materie prime sarà necessario comunque rivedere l’importo d’asta che, a nostro avviso potrebbe non essere più congruo con i servizi richiesti e quindi potrebbe far degradare la cura e il sostentamento degli animali con il rischio di fatto di non garantire la prosecuzione dell’esperienza del Canile Comunale di Terracina, oltre che incentivare lo spostamento dei cani in canili esterni e difficilmente controllabili.” dichiara Anna Giannetti, presidente Circolo Legambiente Terracina, Dirigente del Raggruppamento di Guardie Ambientali e Zoofile Volontarie di Legambiente e Consigliere Nazionale della Associazione.