Questa mattina Terracina ha ricordato il 24 maggio 1944, a 80 anni dalla sua Liberazione. Per la cerimonia, sobria ma carica di emozione, è stato scelto uno dei luoghi simbolo di quella giornata, Porta Napoletana. Erano presenti le massime autorità civili e militari e le associazioni combattentistiche: l’ANPI, l’Associazione Nazionale Marinai d’Italia e l’Associazione Nazionale Bersaglieri.
La cerimonia, coordinata dal Responsabile del Cerimoniale del Comune di Terracina Luigi Orilia, è iniziata con la lettura di alcuni brani della Storia di Terracina di Arturo Bianchini da parte di tre studenti della classe III B dell’Istituto Comprensivo Milani. Il Sindaco Francesco Giannetti ha quindi deposto un omaggio floreale davanti alla croce e la tromba del Corpo Bandistico Città di Terracina ha intonato il Silenzio.
È stato poi il coro degli alunni dell’Istituto San Giuseppe, accompagnati da suor Maria Pia Marcon, ad intonare l’Inno d’Italia.
Accanto a Porta Napoletana è stato esposto un “Diorama”, un plastico realizzato dal Club Moby Dick model club Terracina del presidente Giuseppe Norcia che riproduce quella giornata del 1944.
«Ringrazio tutti quelli che hanno partecipato, le forze dell’Ordine, le Associazioni Combattentistiche, gli Assessori, i Consiglieri Comunali e i cittadini, e tutti quelli che hanno contribuito a questa cerimonia. E un grazie a Giuseppe Norcia per aver realizzato e per aver portato il plastico, un piccolo gioiello che ricorda quel 24 maggio 1944. Molti di noi hanno nelle orecchie i racconti dei nostri genitori e dei nostri nonni, che la guerra l’hanno vissuta e sofferta per davvero. Ma sono convinto che quelle parole e quei racconti non riescono davvero a farci capire la disperazione e il dolore vissuti. Parliamo di guerre lontane nel tempo, ma purtroppo ce ne sono tante altre ai nostri giorni lontane da noi solo nello spazio, e tutte continuano a toccarci da vicino. Ecco perché è importante ricordare, tramandare la memoria e ancor più alla presenza dei giovani, che sono la nostra memoria proiettata nel futuro. Rinnovare la memoria per fare in modo che le atrocità e le violenze della guerra non tornino a ripetersi, e per difendere uno dei nostri beni più preziosi: la libertà», ha dichiarato il Sindaco di Terracina, Francesco Giannetti.