TERRACINA, BILANCIO APPROVATO MA FDI “METTE IN MORA” IL SINDACO

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Terracina, il Consiglio Comunale approva il Rendiconto 2021 ma il consigliere di Fratelli d’Italia avverte la maggioranza

“Le risultanze numeriche del bilancio di rendiconto 2021 riscontrano in modo puntuale tutta l’attività svolta da questa amministrazione nell’anno appena trascorso ed evidenziano il frutto di un lavoro costante e certosino messo in campo da tutti i Dipartimenti dell’Ente. Non temo smentite quando dico che questo bilancio fotografa una reale e concreta condizione economica virtuosa. Occorre ricordare quale era la situazione generale e le premesse del periodo tra la fine del 2020 e gli inizi del 2021, epoca in cui Ministero dell’Economia, Ministero dell’Interno, Anci, Ifel, Anutel e altri istituti esperti in materia finanziaria, produssero una copiosa quantità di note rivolte agli enti locali il cui comune denominatore erano parole come incertezza, prudenza, perdita finanziaria.
Tra le tante è emblematico un passaggio di una relazione prodotta da economisti nazionali che recitava: “Nei prossimi mesi la prospettiva di avere enti locali indeboliti strutturalmente e in seria difficoltà economica è più che concreta”, a causa della grande instabilità globale prodotta dall’emergenza sanitaria Covid-19″.

“Il nostro documento di bilancio evidenzia un andamento, sperato ma non scontato, più che proficuo in tutti i suoi indicatori principali. La diminuzione dei residui attivi per oltre 7 milioni, il fondo crediti di dubbia esigibilità a 41 milioni, dopo che nell’ultimo triennio è salito da 17 a 42 milioni, disponibilità di oltre 17 milioni in conto capitale, un avanzo disponibile di quasi 350.000€, il costo dei servizi a domanda individuale passato dal 78 al 72%, sono solo alcuni dei parametri finanziari che mettono in luce la bontà del lavoro svolto e ne marcano la scrupolosa attività quotidiana di continuo controllo per arrivare ad ottenere questo risultato generale”.

“È un bilancio frutto di un preciso e assai sensibile indirizzo politico. La stella polare di ogni amministratore è la cosiddetta stabilità economica, soprattutto quando sono ancora impressi i ricordi di una gestione non virtuosa. Ma la stabilità deve coniugarsi con la capacità di erogare servizi e cercare di favorire lo sviluppo economico della città, sostenere le famiglie e aiutare chi è rimasto indietro. La sfida per chi amministra è proprio questa, molto più ardua in questa epoca anomala caratterizzata da gravissime crisi internazionali che, inevitabilmente, condizionano la nostra economia e quotidianità”.

“In materia di riscossione dobbiamo attenerci rigorosamente alle leggi, anche quando esse appaiono discutibili o inique. Abbiamo voluto dare un segnale in questo senso favorendo le rateizzazioni. Infatti, sono oltre 1500 le pratiche che sono oggetto di questa tipologia di pagamento. Questo approccio è stato adottato per rispondere alle esigenze sia delle famiglie sia delle imprese in considerazione del momento storico particolare e assai difficile sotto ogni punto di vista, cercando, come esperti equilibristi, di coniugare l’applicazione delle regole dell’imposizione fiscale con la comune realtà vissuta quotidianamente. Infine, fermo restando la conferma di un andamento sostenibile del quadro finanziario e la relativa stabilizzazione degli scenari internazionali sarà possibile avviare una profonda analisi che porti ad una rivisitazione della pressione fiscale ai fini della sua diminuzione. Ringrazio tutta la struttura finanziaria, dal dirigente ai capisettori e ai dipendenti comunali, con i quali sono stato testimone quotidiano di tutto l’impegno profuso per arrivare a questo lavoro di livello”. Così, dichiara, in una nota, l’assessore al Bilancio Davide Di Leo.

Non solo l’approvazione del bilancio però. A risaltare anche l’intervento in Aula del consigliere comunale Vincenzo Di Girolamo che si è rivolto al Sindaco Roberta Tintari, evidenziando come gli assessorati all’urbanistica e al demanio sono in mano al centrosinistra, oltreché alla nomina di Fauttilli come Presidente della Fondazione e alla direzione dell’Azienda Speciale in mano a una dirigente del Partito Democratico. “Troviamo poca concretezza sul territorio. Potremmo valutare “, ha spiegato l’esponente e capogruppo di Fratelli d’Italia.

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