TERAPIA DEL DOLORE E “SIMULTANEOUS CARE”, AL VIA GLI AMBULATORI TERRITORIALI

Silvia Cavalli nuovo Direttore Generale dell'Asl di Latina (foto da abruzzo24ore.it)
Silvia Cavalli Direttore Generale dell'Asl di Latina (foto da abruzzo24ore.it)

È in via di preparazione l’apertura degli ambulatori territoriali “terapia del dolore e simultaneous care”. Ne danno comunicazione il Direttore del Dipartimento Tutela delle Fragilità ed il responsabile della UOSD Terapia del Dolore e Cure palliative.

L’ambulatorio di terapia del dolore è rivolto ai pazienti oncologici e con malattia cronico-degenerativa , che presentano sintomatologia dolorosa legata alla malattia, riempendo un vuoto territoriale, nella certezza che le attività svolte portino sollievo ai pazienti che possono avere un punto di riferimento territoriale duraturo che oggi non e’ articolato in maniera esaustiva.

L’obiettivo è quello di ottimizzare la terapia sintomatica nell’intento di migliorare la Qualità di Vita della persona fragile, che potrà usufruire di un “un percorso personalizzato”. I punti di forza dell’ambulatorio sono il lavoro di equipe, la sinergia tra figure multispecialistiche sia Ospedaliere che Territoriali (oncologo, internista, palliativista, psicologo e con il coinvolgimento dei medici di famiglia che hanno in carico il paziente).

Per il momento, l’attività verrà svolta nei giorni di:

– Lunedì dalle ore 8.30 alle 14.00 presso l’ospedale Fiorini di Terracina

– Mercoledì dalle ore 13.00-alle 17.00 presso la struttura territoriale di Piazza Celli,3, a Latina

– Venerdì dalle ore 9.00 alle 15.30 presso la struttura territoriale di Gaeta in Via Salita dei Cappuccini.

È l’inizio di un nuovo percorso che, una volta avviato e sperimentato in maniera adeguata, potrà essere allargato anche ad altre realtà territoriali. Si può prenotare la prima visita tramite CUP con impegnativa del medico di medicina generale o medico specialista.

Il Direttore Generale, Silvia Cavalli, esprime viva soddisfazione per l’attivazione di un altro importante servizio rivolto alla fasce più deboli della popolazione e ai soggetti fragili che devono trovare sempre più attenzione e risposte ai propri bisogni di salute con percorsi a loro dedicati.

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