TARIFFA PUNTUALE A MONTE SAN BIAGIO, OPPOSIZIONE: “LA RACCOLTA SPOSTATA A DATA DA DESTINARSI, SOLO PROPAGANGA”

Monte San Biagio
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Rifiuti a Monte San Biagio, la tariffa puntuale spostata a data da destinarsi. L’opposizione: “Gestione approssimativa e propagandistica”

Alla seduta del 29 dicembre scorso il Consiglio Comunale approvava il nuovo regolamento per la tariffazione puntuale dei rifiuti (TARIP) che avrebbe dovuto prendere il via a partire dal 1 gennaio 2024.

Con un post social del 13 gennaio, il vice sindaco Arcangelo Di Cola ha invece reso noto che la raccolta con la misurazione dei conferimenti inizierà a data da destinarsi, e cioè “quando le utenze disporranno tutte del nuovo mastello”, che continuerà ad essere distribuito sino al 31 gennaio.

Nello stesso post, il vice sindaco comunica inoltre che “la settimana prossima ci sarà un incontro con i dipendenti della Monticelli Multiservizi per definire meglio le modalità del servizio e come rapportarsi con i cittadini”; e che le informazioni sulla nuova modalità di raccolta verranno spiegate “nei prossimi giorni” mediante la distribuzione di “depliant informativi”.

“Questo ritardo – spiegano in una nota i consiglieri comunali d’opposizione Guglielmo Raso, Ermanna Casale, Gianpiero Trani e Gesualdo Mirabella – non ci meraviglia. Anzi, lo avevamo previsto: proprio nel corso dell’ultima adunanza consiliare evidenziavamo che l’introduzione della TARIP doveva essere preceduta – e non seguita! – da un’efficace campagna informativa; e che il regolamento andava approvato insieme al piano tariffario ed alla disciplina dettagliata delle modalità di conferimento.

Invece, contrariamente alla logica più elementare, – proseguono – la TARIP è stata approvata senza essere stata preceduta da una campagna informativa, senza l’ approvazione del piano tariffario, senza ultimare la distribuzione dei mastelli e, addirittura, senza che i dipendenti della Monticelli Multiservizi fossero stati messi a conoscenza delle “modalità del servizio” e di “come rapportarsi con i cittadini”!”

“Una gestione approssimativa e frettolosa – concludono gli esponenti politici – non improntata a criteri di efficienza amministrativa ma dettata da intenti propagandistici”.

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