Tra il 6 e il 9 settembre La Rapida 2004 srl effettua come da determina dirigenziale la disinfezione dei plessi scolastici. Lunedì 9 settembre in particolare La Rapida 2004 si dedica alle pulizie della scuola dell’infanzia e di quella primaria dell’Istituto Giulio Cesare di Borgo Vodice. Primo interrogativo sulla vicenda: è vero o non è vero che il giorno seguente, martedì 10 settembre, viene data disposizione di aprire le finestre delle aule? Ad ogni modo l’11 settembre gli alunni della Giulio Cesare di Borgo Vodice entrano in classe per il loro primo giorno scolastico.
Sembrerebbe che durante le prime ore della mattinata dell’11 l’odore fosse tenue. Addirittura alcuni insegnanti riferiscono di aver pensato in un primo momento che l’odore venisse dall’esterno. Intorno alle 11.00/mezzogiorno l’odore comincia a diventare più intenso. Solo molti giorni dopo grazie ai rilevamenti dell’Arpa sarebbero state trovate tracce del pesticida organofosfato del Clorpifiros metile (CPS), notoriamente utilizzato in agricoltura contro vermi e parassiti. È ipotizzabile che il calore abbia accelerato il movimento aereo delle molecole del pesticida.
A questo punto alcuni insegnanti avvertendo l’odore crescente inventano ogni pretesto possibile per portare gli alunni nel giardino scolastico, altri invece continuano a svolgere regolarmente lezione all’interno dell’edificio come previsto. Il giorno dopo secondo disposizioni comunali gli alunni non si recano a scuola, il sindaco Giada Gervasi emette il 12 settembre la prima ordinanza di una lunga serie, la 22, che impone la chiusura di 11 plessi.
È vero che quel giorno, sebbene i bambini siano a casa con i rispettivi genitori, nonni o baby-sitter, gli insegnanti sono invece all’interno degli edifici armati di un sacco della spazzatura dentro cui gettare libri e materiale di cartoleria possibilmente impregnati dal CPS? Qualora fosse confermata tale ipotesi gli insegnanti avrebbero inalato per due mattine consecutive l’organofosfato che ha reso tuttora impraticabili le scuole. È possibile che già il 12 settembre si sospettasse che l’errore compiuto dall’azienda La Rapida 2004 non fosse attribuibile ad un sovra-dosaggio nell’utilizzo di un semplice detergente per la pulizia delle aule scolastiche?
Ieri la Gervasi, dopo aver adottato per sei volte misure urgenti per la chiusura dei plessi, ha emesso la settimana ordinanza (la n.29) in virtù del verbale del 2 ottobre della Procura della Repubblica, sentito il parere dell’Unità Complessa-Servizio Igiene Pubblica dell’ASL, a seguito del sopralluogo del primo ottobre. La chiusura durerà fino all’attuazione dei protocolli indicati nel verbale di sopralluogo (data indeterminata) salvo ulteriori provvedimenti. Possibile che gli errori siano imputabili solo all’azienda di pulizie o qualcosa non ha funzionato all’interno dell’Amministrazione comunale?