Prosegue il processo sui medici che consentirono a Luigi Capasso di ottenere la sua pistola: entro la pausa estiva la possibile sentenza finale
È ripreso il processo, davanti al giudice monocratico del Tribunale di Latina, Enrica Villani, che vede sul banco degli imputati, accusati di omicidio colposo, i due medici Quintilio Facchini e Chiara Verdone, quest’ultima medico militare a Velletri, mentre il primo medico di fiducia di Luigi Capasso, l’appuntato dei Carabinieri che, il 28 febbraio 2018, in località Le Castella, a Cisterna di Latina, uccise le due figlie dell’età rispettivamente di 9, Martina, e 13 anni, Alessia. A quel folle quanto terribile piano criminale sopravvisse miracolosamente la moglie Antonietta Gargiulo. Capasso, dopo aver ucciso le figlie e ferito la moglie, si suicidò.
Secondo l’accusa, i due medici Verdone, assistita dall’avvocato Cassoni, e Facchini, difeso dagli avvocati Orlando Mariani e Lazzari, avrebbero agevolato la restituzione della pistola di ordinanza all’allora Carabiniere Capasso, redigendo due referti favorevoli. Insieme all’ex moglie di Capasso, Antonietta Gargiulo, nel processo, è parte civile anche l’associazione “Differenza Donna” che ha realizzato un centro intitolato alle vittime, Alessia e Martina.
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Oggi, 24 aprile, su istanza dell’avvocato Mariani, è stato prodotto e acquisito agli atti del processo una prova documentale audio-video. Si tratta di un frammento di una puntata del noto programma televisivo in onda su RaiTre, “Chi l’ha visto?”, datata 27 novembre 2024, in cui Capasso parlava con i negoziatori dell’Arma durante le fasi drammatiche della vicenda di Cisterna. Nel video, inoltre, come evidenza il legale, vi è anche l’allora Comandante Provinciale dei Carabinieri di Latina, Gabriele Vitagliano, rilasciare una dichiarazione agli organi d’informazione dell’epoca in cui spiegava che, in quelle fasi, non c’era ancora la certezza della morte delle due bambine.
Il processo è in dirittura d’arrivo. Il prossimo 22 maggio è prevista la requisitoria del pubblico ministero Giuseppe Bontempo, oltreché agli interventi degli avvocati di parte civile. Dopodiché, entro luglio, dovrebbero essere fissate altre due udienze in cui a parlare saranno gli avvocati difensori dei due medici accusati, con la eventuale sentenza del magistrato.