STORE CHIUSO A LATINA, CRITICHE A TIERO: “STOP ALLE CLIENTELE”. E INTANTO SPUNTA UN POST DEL 2021

Uno dei punti vendita Maury's (foto di repertorio)

Variante Q3, il gruppo di imprenditori contrari al centro commerciale insorgono contro le dichiarazioni del consigliere regionale Enrico Tiero (Fratelli d’Italia). E intanto spunta un vecchio post su Facebook

Non ci stanno alle dichiarazioni del consigliere regionale del Lazio, Enrico Tiero (Fratelli d’Italia), che aveva avanzato critiche sul provvedimento del Comune di Latina. Come noto, infatti, l’ufficio Suap ha ordinato lo stop all’attività dell’appena aperto centro di “Maury’s”, in una delle tre medie strutture di vendita (in realtà un centro commerciale unico), costruite tra Via del Lido e Via Ferrazza. Il motivo dello stop è afferente ai passi carrabili.

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“È strano vedere un politico – spiegano in una nota i gruppi imprenditoriali – che istiga le istituzioni, che dovrebbe rappresentare con disciplina ed onore, a sacrificare la legalità, sull’altare dell’occupazione che andrebbe sì sempre garantita ed implementata, ma con una azione politica basata sui principi di efficienza ed imparzialità, principi ugualmente necessari, ma a quella politica, che credevamo estinta ricordiamo soprattutto l’imparzialità.

Neanche all’onorevole Tiero, rappresentante politico più votato in provincia di Latina per Fratelli d’Italia, è consentito calpestare l’art. 97 della nostra Carta costituzionale, il quale impone che l’operato della P.A. sia orientato secondo disposizioni di legge, in modo che siano assicurati il buon andamento e l’imparzialità dell’amministrazione. La variante Q3 è stata adottata in contrasto con il Principio di legalità, che impone che l’azione amministrativa trovi la propria giustificazione nella legge quale massima espressione della volontà popolare. Orbene, in virtù di tale principio, nessuna posizione di potere può essere esercitata dalla P.A. senza che una legge od un atto ad essa equiparato glielo attribuisca espressamente, ne indichi il fine e stabilisca i presupposti e le modalità di azione del potere stesso.

La variante Q3 è stata adottata in contrasto con il Principio di buon andamento, che costituisce un canone regolativo dell’azione amministrativa, prescrive alla P.A. di svolgere le proprie attività secondo le modalità più idonee ed opportune per la realizzazione di un’azione amministrativa che sia economica, efficiente ed efficace, tale da arrecare il minor sacrificio possibile per le posizioni soggettive con esso confliggenti.

La variante Q3 è stata adottata in contrasto con il Principio di imparzialità, espressamente sancito nell’articolo 3 della Costituzione (principio di eguaglianza) e 97, che dispone che la P.A. agisca nel pieno rispetto della giustizia, evitando comportamenti discriminatori nei confronti dei soggetti destinatari dell’azione amministrativa. La variante Q3 è stata adottata in contrasto con it Principio di ragionevolezza in forza del quale le scelte realizzate dalla P.A. devono risultare coerenti rispetto alle premesse fattuali e di diritto poste a base della decisione stessa. Una azione politica in contrasto con questi principi, finisce per prIvilegiare le illegittime aspettative di chi violando le leggi, poi si fa scudo delle miserie degli ultimi, proprio di quei lavoratori ai quali è stato promesso un posto di lavoro, in cambio anche di quel voto clientelare che costituisce il cancro del nostro sistema democratico.

Ricordiamo all’onorevole Tiero – – concludono – che la città di Latina non ha bisogno di InvestitorI e/o prenditori spregiudicati, anzi, proprio la legalità e non l’Illegalità dovrebbe essere deterrente per tenerli lontani da un territorio sempre più a rischio di infiltrazioni malavitose, la politica, quella seria, dovrebbe stare sempre al fianco di quelle istituzioni, che ogni giorno lavorano in questa direzione”.

Ma ad alimentare le polemiche nelle ore recenti, spunta anche un post su Facebook dell’ex sindaco Damiano Coletta che, ad aprile 2021, dimostrava di essere a conoscenza del fatto che una delle due complanari della 148 fosse di competenza dell’Anas. In pratica, si tratta della stessa complanare, Via Ferrazza, al centro del braccio di ferro tra Comune e gruppo “Maury’s”, per cui è scaturita l’ordinanza sui passi carrabili. Coletta, due anni fa, nel dare notizia di un’attività di manutenzione della complanare, citava i lavori dell’Anas, già competente per quel tratto di strada.

Solo che nell’ultima commissione “trasparenza”, fu chiarito dall’attuale minoranza, all’epoca maggioranza (Latina Bene Comune), che la competenza sui passi carrabili era in capo al Comune. Sicuramente un pasticcio amministrativo, con l’ombra di una indagine della Procura che ancora non ha portato ad esiti evidenti.

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