Il sindaco sulla stazione di Fondi: “Ferrovie dello Stato intervenga con urgenza, la situazione è inaccettabile”
Il primo cittadino Beniamino Maschietto torna a sollecitare la società che gestisce lo scalo elencando promesse non mantenute e interventi annunciati ma mai realizzati
“Con rammarico e disappunto mi trovo a dover nuovamente sollecitare Ferrovie dello Stato a intervenire per la messa in sicurezza, l’adeguamento e il restyling dello scalo di Fondi, utilizzato da migliaia di cittadini ogni giorno e, purtroppo, nonostante le innumerevoli rassicurazioni ricevute a seguito di lettere e richieste del sottoscritto e dell’ex sindaco nonché attuale eurodeputato Salvatore De Meo, ancora in condizioni inaccettabili”.
Così il primo cittadino Beniamino Maschietto dopo che l’ultima ondata di maltempo ha ulteriormente allungato la lista di disservizi e carenze strutturali della stazione di Fondi. In data 19 agosto, a causa delle raffiche di vento e delle massicce infiltrazioni, è infatti crollato il soffitto della sala d’attesa. Solo per una serie di fortunate concause non erano presenti persone ad attendere il treno ma lo stato di degrado e incuria in cui versa lo stabile avrebbe potuto avere conseguenze drammatiche. Il cedimento fa seguito ad una serie di altre criticità quali servizi igienici inadeguati e fatiscenti, pensilina di dimensioni ridotte rispetto alle esigenze e al traffico dello scalo, frequenti malfunzionamenti dell’ascensore ed una serie di altri piccoli ma non secondari disagi.
Oltre all’ultimo cedimento strutturale persistono, sostanzialmente, tutte le criticità evidenziate alla dirigenza della Società Ferrovie dello Stato italiane dall’ufficio tecnico e dalla precedente amministrazione in data 15 gennaio 2019, 4 marzo 2019 e 9 marzo 2019.
“Non amo le polemiche – commenta il primo cittadino – e sono solito percorrere sempre la strada della concertazione e della collaborazione ma la situazione è diventata davvero inaccettabile e insostenibile. Non è più tollerabile che i cittadini di Fondi, magari con una giornata lavorativa di 8-12 ore davanti, debbano attendere il treno sotto l’acqua o che migliaia di turisti vengano accolti in un contesto a dir poco indecoroso. Ho collezionato un elenco di lettere e interlocuzioni telefoniche, a seguito delle quali sono stati effettuati sopralluoghi e sono pervenute puntualmente rassicurazioni da parte della società responsabile. A distanza di anni, però, non è stato effettuato alcun tipo di intervento e la situazione è drammaticamente peggiorata. Questa mattina, nel sollecitare ancora una volta una improcrastinabile riqualificazione strutturale dello scalo ferroviario, ho ritenuto opportuno denunciare la questione anche pubblicamente”.