“STATUS QUO”, SPACCIO DI DROGA: PM DÀ IL VIA LIBERA ALLA MISURA PIÙ LIEVE PER DE BELLIS

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Maurizio De Bellis

Operazione Status Quo, prosegue il processo per spaccio di droga a carico del 56enne di Latina Maurizio De Bellis

Udienza interlocutoria per il processo che vede sul banco degli imputati Maurizio De Bellis, 56enne di Latina e noto da anni a cronache giudiziarie e indagini, nel frattempo raggiunto da una nuova misura di sorveglianza speciale ad aprile scorso. Oggi, 31 maggio, davanti al giudice monocratico Simona Sergio, sono stati approfonditi gli accertamenti tecnici dei narco test eseguiti sulla sostanza stupefacente che, secondo l’accusa, rappresentata in aula dal Pm della Procura/DDA di Roma, Luigia Spinelli, sarebbe stata ceduta da De Bellis a Valentina Travali e al suo gruppo.

Il Pm Spinello ha interrogato anche altri tre Carabinieri – due dei quali del Nucleo Investigativo e uno del Reparto Operativo di Latina – che hanno svolto le indagini o che comunque si sono occupati, seppur marginalmente, dell’inchiesta denominata “Status Quo”.

Uno dei Carabinieri ascoltati in aula ha riferito di una sua annotazione, risalente al maggio 2021, che riguardava un incontro avvenuto nell’aprile 2021 davanti alla storica gelateria di Latina “Polo Nord”. Lì, in quel frangente, il militare dell’Arma in borghese aveva visto De Bellis incontrarsi con Gianluca Campoli, marito di una delle sorelle dei Travali, e già condannato nel processo, derivante sempre da “Status Quo”, che si è celebrato a Roma col rito abbreviato.

Le testimonianze hanno dato atto dei servizi di osservazione in cui, però, De Bellis non è mai stato notato di persona, sia nella casa dei Di Silvio/Travali a Latina, sia in altri incontri tra i co-imputati.

A finire il programma odierno dell’udienza è stata la volta del consulente della difesa, chiamato dall’avvocato difensore Oreste Palmieri. Si tratta di un tecnico specializzato nel campo delle intercettazioni che ha riportato al sua attività di verifica anche sui tabulati Gps che non proverebbero il coinvolgimento di De Bellis nei traffici di cessione di droga.

Il processo è stato aggiornato al prossimo 14 giugno quando, dalla mattina, dovrebbero essere conclusi gli interrogatori dei testimoni richiesti dal Pubblico Ministero. Tra di loro, anche i collaboratori di giustizia Agostino Riccardo e Renato Pugliese. Il Pm Spinelli ha, invece, rinunciato ad ascoltare un altro collaboratore, Maurizio Zuppardo.

Inoltre, l’avvocato Palmieri che ha richiesto la sostituzione della misura cautelare (i domiciliari termineranno il 27 giugno) e il Pm Spinelli, la quale non si è opposta, hanno convenuto nel concedere a De Bellis l’obbligo di dimora a Latina e di firma giornaliera alla polizia giudiziaria, anche in ragione del percorso terapeutico intrapreso in una comunità a Palestrina. Il Tribunale si è riservato

De Bellis è l’unico ad aver scelto il rito ordinario nei vari processi derivanti dall’operazione della Direzione Distrettuale Antimafia di Roma eseguita il 20 aprile 2022 dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Latina e denominata “Status Quo”. Al 56enne viene contestato il reato di spaccio di droga.

A fine marzo, sono stati condannati dal Tribunale di Roma, in abbreviato, gli altri co-imputati, mentre Maria Grazia Di Silvio, altra coinvolta nell’operazione “Status Quo”, è processata a Latina col rito abbreviato condizionato.

De Bellis, condannato a luglio 2022 per un altro episodio di spaccio di sostanza stupefacenti (mezzo di chilo di cocaina da destinarsi alla zona pub di Latina), fu arrestato nell’operazione Status Quo con l’accusa di aver fornito droga a Valentina Travali e alla sua famiglia di riferimento.

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