“STATUS QUO”: I TRAVALI VANNO IN ABBREVIATO

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Maria Grazia Di Silvio intervistata dal giornalista Carlo Marsilli nella trasmissione "Non è l'Arena" andata in onda l'anno scorso su La7. Erano passate poche settimane dall'operazione della DDA "Reset" (2021)
Maria Grazia Di Silvio intervistata dal giornalista Carlo Marsilli nella trasmissione "Non è l'Arena" andata in onda l'anno scorso su La7. Erano passate poche settimane dall'operazione della DDA "Reset" (2021)

Operazione “Status Quo”: prima udienza del processo, gli imputati scelgono il rito alternativo tranne uno di loro

Hanno scelto il rito abbreviato sei dei sette coinvolti nell’operazione della Direzione Distrettuale Antimafia di Roma eseguita mercoledì 20 aprile dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Latina. La prima udienza era fissata per oggi, 21 settembre, dinanzi al Collegio del Tribunale di Latina presieduto dal Giudice Gian Luca Soana. Ad essere arrestati dai Carabinieri di Latina, con la collaborazione della Squadra Mobile di Latina, la madre dei fratelli Travali, Maria Grazia Di Silvio, 58 anni; la figlia di quest’ultima e sorella dei Travali, Valentina Travali, 35 anniMaurizio De Bellis55 anniGianluca Campoli40 anniGuerrino Di Silvio, 51 anniMohamed Jandoubi e Angelo Travali, 36 anni, a cui viene contestata la gambizzazione con metodo mafioso del tabaccaio di Latina Marco Urbani. Travali, già detenuto nel carcere di Benevento, è stato già condannato nel processo Don’t Touch ed è attualmente sotto processo per l’omicidio Giuroiu e per il procedimento dell’Antimafia “Reset”.

reati contestati, a vario titolo, sono in materia di stupefacenti, di lesioni personali e di estorsione tentata aggravata dal metodo mafioso

Arrestati dai Carabinieri di Latina, la madre dei fratelli Travali, Maria Grazia Di Silvio, 58 anni; la figlia di quest’ultima e sorella dei Travali, Valentina Travali, 35 anni (già detenuta); Maurizio De Bellis55 anniGianluca Campoli40 anniGuerrino Di Silvio, 51 anniMohamed Jandoubi e Angelo Travali, 36 anni, a cui viene contestata la gambizzazione con metodo mafioso del tabaccaio Marco Urbani. Travali, già detenuto nel carcere di Benevento, è stato condannato nel processo Don’t Touch e sotto processo per l’omicidio Giuroiu e il procedimento dell’Antimafia “Reset”. L’inchiesta aveva dimostrato di come il gruppo dei Travali, nonostante arresti, indagini e processi, avesse continuato a fare affari con la droga. Base di spaccio principale: i cosiddetti Palazzoni in Viale Nervi.

L’udienza fissata oggi non si è però svolta poiché, come detto, sei dei sette imputati, rinviati col giudizio immediato, hanno optato per il rito abbreviato, che prevede in caso di condanna la pena ridotta di un terzo. Il processo si celebrerà il prossimo 18 novembre presso il Tribunale di Roma: ad essere giudicati Maria Grazia Di Silvio, Guerrino Di Silvio, Angelo Travali, Valentina Travali, Mohamed Jandoubi e Gianluca Campoli.

L’unico ad aver scelto di essere giudicato col rito ordinario è stato Maurizio De Bellis, difeso dall’avvocato Palmieri, a cui viene contestato il reato di spaccio di droga. Il processo inizierà il prossimo 27 ottobre davanti al giudice monocratico Simona Sergio.

La Procura/DDA, in ordine all’inchiesta “Status Quo, contesta ad Angelo Travali e alla madre Maria Grazia Di Silvio, difesi dall’avvocato Vitelli, capi d’imputazione aggravati dal metodo mafioso: il primo per la gambizzazione del tabaccaio Urbani (secondo la testimonianza del collaboratore Agostino Riccardo, riscontrata dagli accertamenti degli investigatori, Travali fu il mandante e Jandoubi l’esecutore degli spari in Via dei Mille), la seconda per il tentativo di estorsione del benzinaio di Latina, già vittima delle angherie dei Travali rientranti nel processo “Reset”.

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