Violenza privata e atti persecutori nel Consorzio degli operatori del Centro Morbella: si è concluso il processo a carico del direttore
Il Giudice monocratico del Tribunale di Latina Enrica Villani ha condannato, oggi, 11 gennaio, il direttore del Centro Commerciale “Morbella” di Latina, accusato di stalking e violenza ai danni di uno dei commercianti del medesimo centro: Marco Cassandra, difeso dall’avvocato Lorenzo Magnarelli.
Pablo Dario Vargas, di origine argentina, accusato di atti persecutori e violenza privata nei confronti di Marco Cassandra, della nota famiglia di imprenditori nel ramo commerciale e alimentare, era stato rinviato a giudizio dal Gup Pierpaolo Bortone a novembre 2021.
Oggi, la condanna decisa dal Giudice Villani nei confronti di Vargas si è sposata in pieno con le richieste del Pubblico Ministero Marco Giancristofaro: 1 anno e 6 mesi di reclusione. Oltreché alla pena, Vargas è stato condannato anche al risarcimento dei danni subiti da Cassandra, che verrà quantificato in sede civile, e alle spese di giudizio per ammontanti a circa 6-7mila euro.
Nel corso del processo, durato meno di un anno, sono stati ascoltati diversi testimoni tra cui anche titolari di negozi e attività presso il centro commerciale del Centro Morbella, la maggior parte dei quali ha confermato in toto il clima che si sarebbe instaurato al Centro tra minacce e insulti perpetrate dall’imputato Vargas, braccio destro del Presidente del Consorzio e Amministratore del Centro Morbella Salvatore Centola.
Una storiaccia quella che è emersa in Tribunale che costituirebbe solo uno spaccato di un ben più ampio scenario, messo ai raggi X da Procura e Squadra Mobile di Latina, da dove emergerebbero ipotesi di reato di natura economico-finanziaria.
Il 9 aprile 2021, la Squadra Mobile di Latina, che ha svolto le indagini, notificò proprio al 47enne Vargas un’ordinanza emessa dal Tribunale di Latina, che dispose la misura del divieto di avvicinamento alla persona offesa e ai prossimi congiunti di quest’ultima e ai luoghi abitualmente frequentati, con l’obbligo di mantenere una determinata distanza e con divieto di comunicare con qualsiasi mezzo con il medesimo.
E proprio questi divieti Vargas, difeso dagli avvocati Alessandro Farau e Enrico Cellini, avrebbe violato dal momento che, dopo denuncia documentata presentata dalla parte lesa, gli è stato notificato dai poliziotti della Squadra Mobile il provvedimento che aggravava la misura. Vargas, in seguito, avrebbe di nuovo minacciato e aggredito verbalmente il commerciante preso di mira e per tale ragione scattarono gli arresti domiciliari.
La vicenda che ha portato al processo si origina nell’ambito dei rapporti interni al Consorzio relativo al Centro Morbella. Secondo quanto ipotizzato dagli investigatori della Squadra Mobile di Latina, le attività svolte da Cassandra, Legale rappresentante di Società consorziate, hanno costituito il movente delle condotte poste in essere a suo carico, successivamente confluite nel capo di imputazione dibattimentale, da Vargas, direttore del Centro Commerciale e facente parte del consiglio di amministrazione.
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Le condotte considerate vessatorie e violente, secondo l’ipotesi d’accusa, sono state poste in essere dal mese di settembre del 2019 al mese di marzo del 2021 ed hanno cagionato al commerciante un perdurante e grave stato di ansia e di paura, ingenerando in lui uno stato di timore per la propria incolumità. Secondo l’accusa, l’uomo sarebbe stato costretto ad alterare le proprie abitudini di vita.
Una vicenda inquietante che si inserisce nel clima di malumori che si è generato da tempo tra consorziati e condomini (i proprietari dei negozi) i quali, peraltro, hanno intentato causa nei confronti del Presidente del Consorzio Salvatore Centola ritenendosi danneggiati dalle sue condotte. Sono comunque svariati i contenziosi e le cause incardinati davanti al Giudice di Pace e anche al Tribunale civile.
E sul versante penale, ad aprile prossimo, davanti al Giudice per le indagini preliminari, Giuseppe Cario, verrà discussa l’opposizione all’archiviazione presentata da alcuni consorziati per una denuncia a carico sempre di Centola, Vargas e altri personaggi.