Il Comune di Santi Cosma e Damiano valuta se richiedere i danni a Regione e Provincia per la mancanza di manutenzione e pulizia del Rio Rave e dei fossi
Duro comunicato (che pubblichiamo integralmente di seguito) da parte dell’amministrazione di Santi Cosma e Damiano che rivendica la pulizia di fossi e corsi d’acqua e individua nel Consorzio di Bonifica la causa dell’incuria. Per tale ragione, il Comune sta valutando di chiedere i danni a Regione Lazio e Provincia di Latina per una situazione alla quale sostiene di aver ovviato in solitaria.
“Continua l’attività di pulizia dei fossi e di bonifica ambientale posta in essere da quest’Amministrazione per rimediare ad anni di abbandono del territorio – attacca così la nota del Comune – Con l’occasione si sta provvedendo, contestualmente, anche alla pulizia dei fossi oggetto di abbandono di rifiuti. L’ultimo intervento in ordine di tempo ha riguardato la radicale pulizia del Rio Rave nella zona Ortali, da anni abbandonato a sé stesso a causa dell’incuria del Consorzio di Bonifica, preposto alla specifica competenza ed al disinteresse più totale della Regione Lazio i cui vertici, probabilmente impegnati a “disbrigare le sorti della politica nazionale”, hanno totalmente abbandonato questo territorio ed i propri abitanti in problematiche serie e vitali per l’economia locale, come l’irrigazione e la bonifica”.
“L’attività dell’Amministrazione – prosegue il comunicato – continuerà imperterrita nella cura e manutenzione del territorio, i cui benefici si sono già visti in occasione degli eventi climatici avversi dei mesi scorsi che hanno permesso di non registrare problemi particolarmente rilevanti. Così come continuerà senza sosta nei confronti degli enti sovraccomunali (Regione, Provincia, ecc.) l’attività di sollecito e rivendicazione delle competenze, arrivando, se necessario, anche a portare in giudizio tali enti per richiamarli alle proprie responsabilità e competenze e ricordare loro che questo territorio appartiene ancora e a tutti gli effetti alla Provincia di Latina ed alla Regione Lazio”.
“Per la realizzazione di tali lavori – conclude l’amministrazione sancosmese – sono stati impegnati circa 70.000 euro di cui 55.000 grazie ad un finanziamento specifico ottenuto dal Ministero per l’Industria e lo Sviluppo Economico e circa 20.000,00 utilizzando i fondi del Cipe concessi a titolo di ristoro per il Nucleare. Come già accennato e sopra evidenziato, questo Ente valuterà la possibilità e la sussistenza dei requisiti al fine di richiedere i danni derivanti dalla mancanza di manutenzione agli enti preposti (Regione e Provincia).