SPRECO DEL PARCO “VASCO DE GAMA”: LATINA NELLA RELAZIONE DELLA CORTE DEI CONTI

Il Parco Vasco de Gama in un momento di particolare incuria
Il Parco Vasco de Gama in un momento di particolare incuria

L’amministrazione Coletta finisce citata nella relazione del Procuratore regionale della Corte dei Conti che ha fatto riferimento alle principali indagini per danno erariale del Lazio

Il Procuratore regionale della Corte dei Conti del Lazio Andrea Lupi, dopo aver menzionato l’acquisto della nuova sede unica della Città metropolitana di Roma in località Eur- Castellaccio, ha fatto esplicito riferimento, nella consueta relazione d’inaugurazione dell’anno giudiziario (pubblicata ieri sul sito della Corte dei Conti in ragione dell’emergenza Coronavirus), al Comune di Latina e al caso del Parco Vasco de Gama, uno dei più annosi sprechi della storia amministrativa e contabile nel capoluogo pontino (vedi alla fine dell’articolo l’approfondimento).

Si segnala, altresì – ha scritto il magistrato Lupi – la notifica di inviti a dedurre nei confronti di sindaco pro-tempore, assessori e dirigenti del Comune di Latina per un danno di circa 850.000,00 euro derivante dal mancato utilizzo della struttura denominata “Parco attrezzato Vasco de Gama” realizzato dal Comune di Latina in località Marina di Latina e, specificamente, dall’indebita acquisizione di fondi Piani operativi regionali – Fondo europeo di sviluppo regionale, pari a complessivi 701.174,83 euro, sottraendoli all’attuazione delle politiche e dei prefissati obiettivi di rivitalizzazione economica, sociale e ambientale di territori con rilevanti problematiche sociali, occupazionali e di sviluppo, nonché dal mancato utilizzo del parco, dall’impossibilità di fruirne in futuro, visto lo stato di degrado causato dalla mancata gestione, dall’omessa manutenzione e da atti vandalici per un totale di 148.918,92 euro, pari all’importo dei lavori di manutenzione straordinaria degli interventi del Servizio lavori pubblici “Plus Marina di Latina” e al ripristino delle opere oggetto di furto e danneggiamento“.

In realtà, ad essere coinvolti negli inviti a dedurre da parte della Corte dei Conti non sono solo gli amministratori e dirigenti attuali (come Coletta, Ranieri, Iovinella e l’ex assessore Buttarelli) ma anche quelli di ieri come l’ex sindaco Giovanni Di Giorgi (seppure la sua posizione è molto marginale come sostenuto dalla stessa Corte dei Conti), l’ex dirigente al Patrimonio (ora alla Cultura) Elena Lusena e gli ex dirigenti, ora in pensione, Giovanni Della Penna e Lorenzo Le Donne. 

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