SPIAGGIA DI BAZZANO, LA DELIBERA DEL COMUNE CHE RIMETTE IN DISCUSSIONE L’ACCESSO LIBERO

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Spiaggia di Bazzano, Sperlonga

Spiaggia di Bazzano, un nuovo caso dopo l’abbattimento dei cancelli al lido che non permetteva l’accesso libero al mare

Una storia che ha avuto già diversi risvolti amministrativi e penali e che non accenna a finire. A maggio scorso, la VII sezione del Consiglio di Stato ha rigettato l’appello proposto da Alessandra Del Vecchio, sorella di Alberto Del Vecchio, proprietario del “Lido Costadoro” a Sperlonga, confermando la sentenza del Tar Lazio, sezione di Latina, disposta a luglio 2023.

Si trattava della seconda pronuncia dopo quella del Tar che aveva respinto il ricorso con cui Alberto Del Vecchio (proprietario del “Lido Costadoro”) e Alessandra Del Vecchio chiedevano l’annullamento dell’ordinanza comunale (datata 2022) che intimava loro di consentire il libero accesso sulla strada che conduce al litorale di Bazzano, rimuovendo le sbarre e cancelli da loro installati.

Accolte, quindi, le ragioni del “Comitato per lo sviluppo della Marina di Bazzano” e di Monia Maggiacomo, titolare dello stabilimento balneare ”Blue Lagoon Bay”, difesi dall’Avvocato Guglielmo Raso; nonché del Codacons, in giudizio con gli avvocati Gino Giuliano e Carlo Rienzi. Comune di Sperlonga assente incredibilmente, pur essendo il proponente dell’ordinanza, in quanto non costituito in giudizio.

Una vicenda che ha avuto strascichi anche di natura penale, dal momento i Del Vecchio sono stati rinviati a giudizio anche per il reato dell’art 1161 del codice della navigazione (leggi link di seguito). E, inoltre, c’è anche un procedimento penale, incardinato davanti al giudice per l’udienza preliminare, per una ipotesi di estorsione.

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In ragione delle sentenze amministrative, a giugno scorso, il settore “Territorio e Ambiente” del Comune di Sperlonga, ha prodotto un’altra ordinanza firmata dal capo settore Vittoria Maggiarra, in cui si reitera l’ordinanza del maggio 2022, quella impugnata dal Lido Costadoro e che ha visto i titolari soccombenti sia al Tar che al Consiglio di Stato. Nell’atto vincolato viene ribadito l’ordine di demolizione del cancello collocato al chilometro 17,4 della Flacca, di due barriere di ferro infisse a terre e di una sbarra elettronica automatizzata.

Insomma, la seconda ordinanza, stavolta irrobustita da due sentenze, che ordinava ai proprietari di abbattere tutto e ripristinare lo stato dei luoghi così da permettere l’accesso libero.

Tutto sembrava filare liscio, con l’abbattimento degli ostacoli e il mare garantito ai bagnanti. Niente da fare, si vede che a Bazzano qualcosa deve andare sempre storto, perché lo scorso 18 luglio la Giunta municipale del sindaco Armando Cusani dispone una delibera che di certo non può che far discutere. La “ratio” della della delibera è la “realizzazione parcheggio pubblico comunale in località Marina di Bazzano”, un atto di indirizzo già votato in data 14 maggio 2024. Sull’area insiste la particella 110 del Comune di Sperlonga scelta per il parcheggio pubblico a pagamento.

In particolare, la delibera municipale richiama l’ordinanza n. 47 del 15 luglio scorso, disposta dalla Polizia Municipale del Comune di Sperlonga, “con la quale, stante l’avvenuta realizzazione dell’area parcheggio comunale, si è dettata la disciplina della viabilità in località Marina di Bazzano, con apposizione di segnaletica verticale a partire dalla piazzola di sosta emergenziale sita al Km 16+800 della SR 213 Flacca sino alla sottostante area parcheggio della Marina di Bazzano”. Il giorno dopo, il 16 luglio, il proprietario del Lido Costadoro comunica al Comune di condividere l’esecuzione del parcheggio pubblico “pur tuttavia chiedendo di contemperare detta esigenza con il rispetto, la tutela e la difesa della proprietà privata, e ponendo alla base le inderogabili esigenze di sicurezza personale e pubblica“.

Ciò che interessa all’amministrazione sarebbero ufficialmente i due varchi pubblici di accesso al mare: il primo dei quali da realizzarsi in prossimità della concessione demaniale all’insegna “Lido Costadoro”, un uso “sia pedonale che emergenziale in uno al passaggio carrabile per i mezzi deputati al livellamento e pulizia dell’arenile, e prevedendo altresì l’apposizione di presidi idonei per il passaggio dei disabili in corrispondenza di entrambi i varchi”.

Ecco allora che, nonostante le sentenze amministrative che hanno prodotto l’ordinanza di demolizione, come in un gioco dell’oca infernale, la delibera prevede di nuovo l’apposizione di un cancello automatizzato all’inizio del tratto stradale “con conseguente disciplina oraria di apertura e chiusura dello stesso e dotazione di dispositivi elettronici di accesso ai proprietari delle particelle private ivi esistenti nonché ai titolari delle concessioni demaniali in essere, allo scopo di salvaguardare l’intera area, lontana dal centro abitato, da vandalismi”. Inoltre, il tratto stradale in discesa, ad uso pubblico, “sia regimentato attraverso l’apposizione di un semaforo programmato per un senso unico alternato”.

Inoltre, “si proceda alla completa delimitazione dell’area pubblica comunale…nonché nella parte a confine tra il varco 1 di accesso pubblico al mare e l’abitazione” del proprietario del Lido Costadoro.

In sintesi, per la realizzazione di due varchi pubblici di accesso al mare, l’amministrazione rimette in discussione ciò che due sentenze di Tar e Consiglio di Stato e un’ordinanza dello stesso Ente aveva dato per superato: ossia l’abbattimento di qualsiasi ostacolo all’accesso del mare di Bazzano.

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