Il gruppo consiliare Lista civica – Sperlonga Cambia sferra l’attacco all’amministrazione Cusani. L’oggetto: l’annosa questione dell’Hotel Tiberio. Nonostante una sentenza definitiva di condanna per abusivismo edilizio, lo scorso ottobre il Tar ha accolto parzialmente il ricorso presentato dal suocero del sindaco di Sperlonga (di cui anche Cusani è stato proprietario) salvando di fatto l’hotel dalla demolizione. Dopo tanti anni, l’hotel rimane assoluto protagonista della politica sperlongana.
Secondo i consiglieri di Sperlonga Cambia, il Comune ha speso 10mila euro per un parere riguardante l’hotel. Un parere richiesto a più riprese dall’opposizione, al fine di essere visionato, ma che ancora rimane un mistero.
“Il Comune di Sperlonga paga una parcella da 10mila euro a un avvocato per avere un parere sulla “tematica dell’hotel Grotta di Tiberio”, e già questo basterebbe a farsi un’idea del modo in cui vengono gestiti i soldi dei cittadini, ma c’è di più. È più facile vincere alla lotteria che ottenere una copia di questo parere.
In oltre un mese di tempo, infatti, la responsabile del settore finanziario e nuova responsabile dell’Ufficio Tecnico, la dottoressa Ilario, non è riuscita a farci avere la documentazione relativa alla consulenza richiesta dagli uffici sull’albergo di famiglia del sindaco Cusani, costata ben 10mila euro alle casse comunali.
Il Comune di Sperlonga non ha risorse per migliorare i servizi ai cittadini e l’offerta turistica, ogni anno assistiamo a un aumento delle tasse e delle tariffe comunali, ma i soldi per parcelle e consulenze si trovano senza difficoltà. La difficoltà nasce quando chiediamo ai responsabili degli uffici di avere i documenti e, se i documenti riguardano la gestione dei soldi pubblici, ecco che i tempi di dilatano e gli ostacoli si moltiplicano, con buona pace delle regole e della trasparenza.
Il Comune dovrebbe essere la casa dei cittadini di Sperlonga e non una corte al servizio di Cusani, che segue regole e tempi propri.
Le casse comunali sono vuote, come dicono i tutti i bilanci approvati negli ultimi anni. Vorremmo quindi capire perché gli uffici spendono 10mila di soldi pubblici per affidare una consulenza sull’albergo di famiglia del sindaco e per il quale lo stesso Cusani è stato condannato in via definitiva per abusi edilizi.
Questa amministrazione non ha ancora capito che la trasparenza non è una forma di gentilezza concessa ai consiglieri comunali che chiedono i documenti, ma un obbligo di legge e un principio costituzionale posto a garanzia della legalità e dell’interesse dei cittadini. Tutti elementi, questi, che hanno abbandonato da tempo il nostro paese, lasciando il posto ai guai giudiziari, ai fallimenti e alle vicende imbarazzanti dell’amministrazione Cusani.
A Sperlonga, di trasparente c’è solo il mare. E il merito non è di questa Amministrazione”.