SPEDIZIONE PUNITIVA A PONZA, ASSOLTI I DUE GIOVANI ACCUSATI DI AVER PARTECIPATO ALLA RISSA

Pestaggio selvaggio ai danni del compagno della ex: è arrivata la sentenza nei confronti dei due giovani coinvolti

“Assolti per non aver commesso il fatto”. È questa la pronuncia emanata dal Giudice per l’udienza preliminare del Tribunale dei minori di Roma in favore di due giovani di Ponza, A.N. e G. V. (le loro iniziali), assistiti dagli avvocati Vincenzo Macari e Alessandro Parisella, a seguito dell’udienza preliminare celebratasi oggi, 25 gennaio.

I due ragazzi erano chiamati a rispondere del reato di lesioni aggravate in concorso con lo zio (a processo presso il Tribunale di Cassino) di uno dei medesimi giovani ai danni del compagno della madre di uno dei due. La vicenda avvenne nella tarda serata dell’8 maggio 2022 in Ponza, in località Le Forna.

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Secondo la ricostruzione accusatoria, a seguito di una lite intervenuta nei pressi dell’abitazione del minore, che faceva da sfondo a ragioni sentimentali tra i genitori per via di un matrimonio che era finito, questi avrebbe preso parte ad una brutale aggressione che il nuovo compagno della madre riferisce aver patito in quella circostanza. Nella vicenda venne coinvolto, stante l’ipotesi accusatoria, anche un amico del minore che era lì presente ai fatti.

Nello specifico, l’accusa sosteneva che i due minori avrebbero colpito con calci e pugni il compagno della madre provocandogli lesioni. In realtà, nel corso dell’udienza preliminare è stata provata la completa infondatezza dei fatti contestati dall’accusa ai danni dei due minori tanto è vero che il Giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Roma ha ritenuto di poter assolvere i due giovani, oggi ormai maggiorenni, per non aver commesso il fatto, con la più ampia formula assolutoria.

Gli avvocati difensori hanno utilizzato quale principale strumento di difesa proprio un video sviluppato dalla madre del minore che immortalava quanto stesse accadendo in quei momenti.
Ed è emerso proprio da dette riprese video, valorizzate attraverso una dettagliata consulenza informatica, che il minore era tutt’altro che parte attiva alla lite che era in corso tra lo zio di uno dei due ed il compagno della madre, ma soprattutto che il compagno della madre era stato tutt’altro che brutalmente aggredito dai suoi antagonisti. La vicenda, all’epoca dei fatti, ebbe rilevanza anche sulle televisioni nazionali.

Il compagno della madre all’epoca dei fatti si sfogò pubblicamente su Facebook. “Questa notte sono vivo per miracolo, la legge ha permesso che su un isola di 7 km questo soggetto faccia la vita liberamente con un braccialetto elettronico dopo un divieto di dimora a Ponza e io con un dispositivo elettronico che suona ogni qualvolta lui si avvicina a me. In pratica suona sempre. Forse il GIP non conosce Ponza che è 7 chilometri. Non ho mai parlato sui social ma sono pronto a pubblicare tutti i video e foto che da anni ho. Ponza e l’Italia devono sapere tutto da oggi in poi pubblico tutto. Queste sono solo alcune foto dove si vede anche ben poco di cosa ho subito”.

Ora, però, a distanza di tre anni è arrivata l’assoluzione per due degli accusati.

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