Spaccio di droga, il pluripregiudicato di Cisterna di Latina, Gennaro Amato, si vede accogliere dalla Cassazione un ricorso sul ricalcolo della pena
La Corte di Cassazione annulla senza rinvio la sentenza impugnata con riferimento al ricorso di Gennaro Amato, limitatamente al trattamento sanzionatorio per una condanna per spaccio di droga risalente al 2007, rideterminando la pena sette anni e nove mesi di reclusione e 37.000 euro di multa.
Gennaro Amato e Michele Lionello Casoria (il cui ricorso, invece, è stato respinto) sono ricorsi tramite un
medesimo atto di impugnazione contro la sentenza con cui la Corte di Appello di Roma, il 5 marzo 2024, ha riconosciuto entrambi responsabili di più violazioni del reato di spaccio di droga, condannandoli e riducendo la sanzione.
Si tratta di una vecchia condanna emessa dal Tribunale di Latina, il 23 aprile 2007. Secondo i ricorrenti, per quanto riguarda specificamente Amato, vi sarebbe stato anche un errore di calcolo nella somma finale: sette anni e dieci mesi di reclusione anziché, come corretto, sette anni e nove mesi di reclusione.
Secondo gli ermellini è fondata l’impugnazione di Amato, limitatamente alla denuncia di un errore di calcolo, poiché, in effetti, nella somma finale, viene attribuito all’imputato un mese in più di reclusione.
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