SPACCIO AL NICOLOSI, INIZIA AL PROCESSO PER I PUSHER

Spaccio al Nicolosi di Latina: disposto il giudizio immediato per i sedici arrestati nella imponente operazione di Polizia dello scorso dicembre

Dovranno comparire davanti al giudice monocratico del Tribunale di Latina, Beatrice Bernabei, i pusher arrestati dalla Polizia di Stato nella mattina dello scorso 14 dicembre 2022. La Procura di Latina ha chiuso le indagini e stabilito il giudizio immediato per un processo che inizierà il 15 maggio.

La Polizia di Stato di Latina, a dicembre, diede esecuzione ad un’ordinanza di applicazione della custodia cautelare in carcere nei confronti di sedici cittadini stranieri di varia nazionalità (Tunisia, Marocco ed Algeria)

I sedici pusher sono gravemente indiziati di aver partecipato, a vario titolo, all’organizzazione di una diffusa attività criminale di spaccio al dettaglio di cocaina, eroina e hashish per le strade del quartiere Nicolosi, ubicato nel centro di Latina. Un luogo che per diversi periodi era stato sotto controllo prima dei Travali e, poi, dei Di Silvio.

L’attività d’indagine – svolta congiuntamente al Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato –, che ha individuato 28 episodi di spaccio, si è sviluppata anche con l’ausilio di sistemi di videosorveglianza (nel corso dell’indagine sono stati installati quattro impianti per monitorare l’area compresa tra via Emanuele Filiberto, via Grassi, via Pasubio e via Marchiafava), intercettazioni telefoniche e con l’importante contributo di alcuni poliziotti che hanno operato sotto copertura. La pervasività dello smercio di droga all’interno del quartiere – che avveniva anche nei pressi di scuole, chiese, centri ricreativi ed alla presenza di minori – ha determinato il ricorso a non convenzionali tecniche d’investigazione.

L’indagine è stata coordinata dal sostituto procuratore di Latina, Giuseppe Bontempo, mentre l’ordinanza di custodia cautelare è stata firmata dal Giudice per le indagini preliminare, Mario La Rosa.

Gli agenti sotto copertura hanno effettuato numerosi acquisti simulati di sostanze stupefacenti, consentendo altresì di raccogliere elementi utili alla ricostruzione del ruolo di ogni indagato in quella che, nel corso del tempo, è diventata una vera e propria piazza di spaccio.

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La zona, infatti, è stata oggetto di numerose lamentele da parte dei residenti, esasperati dalla situazione di degrado e di illegalità diffusa con cui erano costretti a convivere, caratterizzata da un frenetico andirivieni di assuntori e dalla presenza di vedette agli angoli delle strade e di pusher estremamente dinamici sul territorio e particolarmente accorti. La droga veniva portata dai pusher anche attraverso l’uso di monopattini che sfrecciavano per le vie del quartiere.

Nel corso dell’intera attività d’indagine sono stati effettuati trentacinque arresti differiti, un arresto in flagranza e due denunce in stato di libertà, oltre a venti acquirenti che sono stati sanzionati amministrativamente, con il relativo sequestro dello stupefacente.

All’esecuzione delle misure cautelari, che in totale ha coinvolto oltre 60 operatori della Polizia di Stato, hanno partecipato agenti del Servizio Centrale Operativo, delle Squadre Mobili di Roma, Caserta, Monza, Frosinone e Rieti, dei Commissariati di Polizia di Terracina, Fondi e Cisterna, dei Reparti Prevenzione Crimine Lazio e Campania, delle unità cinofile antidroga di Nettuno.

Tra i destinatari dell’ordinanza di custodia cautelare troviamo tra i principali indagati Khaled Abdallah Ben, Amar Dribel, Hounissi Acene e Hamza Noureddine.

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