SPACCHETTAMENTO DEL VERDE, CIRILLI RINUNCIA ALLA PRESCRIZIONE: “PROCESSO PROSEGUA E ACCERTI MIA INNOCENZA”

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Fabrizio Cirilli
Fabrizio Cirilli

Processo sulla spacchettamento del verde: oggi nuova udienza presso il Tribunale di Latina per il procedimento avviato verso la prescrizione

La vicenda risale al periodo in cui Fabrizio Cirilli, ex esponente della destra a Latina, ricopriva il ruolo di vice-sindaco e assessore all’Ambiente nella Giunta Di Giorgi. Ad essere rinviati a giudizio – accusati dapprincipio, a vario titolo, di turbativa d’asta, frode nelle pubbliche forniture e abuso d’ufficio – 10 tra amministratori, dirigenti e titolari di cooperative a cui venivano appaltati i lavori dal Comune di Latina: oltre a Cirilli, i dipendenti comunali Raffaele Feliciello, Alfio Gentili, Grazia De Simone, i titolari delle cooperative Dario Campagna, Giuseppe Bagnato, Annunziata Bruzzese, Maria Edwige Angotta, Massimo Di Guglielmo e Angelo Nicotra.

Secondo le ipotesi degli inquirenti, in un’inchiesta condotta tra il 2014 e il 2016 dai sostituti procuratori Luigia Spinelli e Cristina Pigozzo, che coordinarono la Squadra Mobile di Latina, la manutenzione del verde del Comune di Latina sarebbe stata lottizzata, così da far lievitare il costo fino a quasi due milioni di euro all’anno da spartire tra coop ritenute dall’accusa amiche e tramite affidamenti diretti.

Nell’ultima udienza celebratasi il 23 novembre 2021, il Tribunale aveva deciso di radunare le carte per calcolare i tempi della prescrizione che era annunciata e prossima alla maturazione. Oggi 27 aprile, nella nuova udienza del processo, come già ventilato, l’ex assessore (anche nella prima Giunta Finestra) ed ex consigliere regionale Fabrizio Cirilli, assistito dall’avvocato Armando Argano, ha depositato la memoria di rinuncia alla prescrizione per far sì che il processo prosegua e accerti la sua innocenza. Tutti gli altri imputati sono stati prosciolti per intervenuta prescrizione.

Nella memoria depositata, Cirilli fa sapere che la sua decisione non è legata a un nuovo impegno in politica, avendo da sei anni dedicato la sua vita alla famiglia e all’attività di inclusione sociale che gestisce. Lo stesso ex esponente politico dichiara nella memoria che, pur avendo subito una durissima gogna mediatica e la macchina del fango, ha sempre avuto consapevolezza di non aver commesso alcun reato. Cirilli fu rinviato a giudizio con l’accusa ritenuta “ingiusta e palesemente infondata” di concorso in abuso d’ufficio e turbata libertà del procedimento di scelta del contraente, in relazione ad atti amministrativi la cui emanazione “non era di mia diretta competenza”.

Il Collegio del Tribunale di Latina presieduto dal Giudice Gian Luca Soana ha aggiornato il processo, ovviamente solo per Cirilli, al prossimo 9 novembre 2022.

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