SMOKING FIELDS, AL PROCESSO PARLA UGOLINI: “CONTRO GLI ODORI IMPORTAMMO ANCHE ESSENZE DALLA FRANCIA”

Operazione Smoking Fields: è ripreso il processo che vede sul banco degli imputati 18 persone coinvolte nell’inchiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Roma. Dall’indagine scaturì il sequestro degli impianti di compostaggio di Pontinia, Sep e Sogerit

Si è svolta, davanti al giudice monocratico del Tribunale di Latina, Mario La Rosa, una nuova udienza del processo scaturito dall’inchiesta per traffico illecito di rifiuti che aveva come base l’impianto di compostaggio denominato “Sep”, a Mazzocchio (Pontinia). Ad essere esaminato dal pubblico ministero della DDA di Roma, Rosalia Affinito, e dal collegio difensivo è stato uno degli imputati, l’ex amministratore unico dell’impianto Sep di Pontinia, Alessio Ugolini, figlio del “patron” Vittorio Ugolini, anche lui imputato nel processo.

Ugolini ha risposto alle domande del pubblico ministero rispetto alle azioni intraprese dalla società per ovviare alle criticità. In particolare, un esame fiume durato dalla mattina alle ore 11 fino alle 17 del pomeriggio, Ugolini si è difeso sostenendo che i cumuli di compost che uscivano dall’azienda erano pronti per essere immessi dal mercato e non presentavano problemi di fuori specifica. L’imprenditore ha parlato di tutte le fasi di lavorazione del compost e, riguardo alle puzze nauseabonde denunciate per anni dai cittadiini di Mazzocchio e oltre, Ugoloni ha rappresentato che furono messe in campo diverse soluzioni: dal raddoppio dei cosiddetti scrubber all’importazione dalla Francia di particolari: “Si era pensato anche di cambiare il bio filtro per ovviare al problema degli odori”. Inoltre, l’azienda aveva chiamato anche un consulente per ovviare al problema: si tratta di Mario Reale il quale, successivamente, è finito indagato, tanto da ritrovarsi imputato nel processo.

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A cinque anni dal sequestro che fu eseguito dai Carabinieri del Nipaaf di Latina e dalla Polizia Stradale di Aprilia, il processo, che tra gli imputati vede i titolari di diritto e di fatto degli impianti Sep e Sogerit, Vittorio e Alessio Ugolini, è quasi alle battute finali e riprenderà il prossimo 21 marzo quando verrà esaminato un altro imputato, Sergio Mastroianni. La sentenza è prevista prima della pausa estiva.

DI COSA SI STA PARLANDO – Il processo contesta, come noto, il traffico illecito di rifiuti che portò, cinque anni anni fa (giugno 2019), al sequestro dell’impianto di Mazzocchio, Sep, più gli altri impianti che facevano capo alla famiglia romana Ugolini. Insieme a Vittorio e Alessio Ugolini, principali imputati, ci sono nel processo anche le parti civili: i Comuni di Pontinia, Cori e Ardea, oltreché all’associazione Fare Verde onlus, un’altra società srl, un privato cittadino, l’associazione Accademia Kronos e le aziende appartenute a Ugolini. Si tratta, ovviamente, di quelle aziende che furono oggetto di sequestro a giugno 2019 e che sono al momento sotto amministrazione giudiziaria della commercialista Carmen Silvestri: Sep e Sogerit di Pontinia, Demetra (società che si occupa di trasporti dei rifiuti) e Adrastea, la società titolare della discarica di inerti in Via Canestrini a Roma. Entrambe le società, Sep e Sogerit, ora in amministrazione giudiziaria, si sono costituite anch’esse come parti civili nel processo.

Ad essere imputati, oltreché agli Ugolini, anche Alessandro D’Innocenti, amministratore della Sogerit e ritenuto dagli inquirenti prestanome degli Ugolini; Sergio Mastroianni, titolare del laboratorio Osi di Isola del Liri (provincia di Frosinone) che ha effettuato i rapporti di prova (ritenuti falsi) sul compost prodotto dalla Sep; Luca Fegatelli, ex dirigente della Regione Lazio nel settore rifiuti e nello stesso tempo consulente delle varie società amministrate dalla famiglia Ugolini. E ancora: Stefano Pappa, Nazzareno Toppi, Ugo Pazienti detto Mauro, Mario Reale, Marco Sanna, Stefano Volpi, Iulian Rosca, Ion Cosmin Toader, Giovanni Bonaiuto, Fabrizio Carletti, Gianfilippo Coronella e Alfonso Gaito.

Processo Sep, esame Alessio Ugolini amministratore Sep…interrogato da Pm Affinito ha risposto alle sue domande, rispetto alle azioni intraprese per le criticità…doveva dimostrare che il cumulo di rifiuti fosse diventato compost…i cumuli

Erano pronti per essere immessi nel mercato…ripercorre le fasi lavorazione del compost…raddoppiato scrubber, essenze dalla Francia per attutire gli odori, si era pensato di cambiare il bio filtro per ovviare al problema degli odori…avevamo percolato in via canestrini…chiamarono anche il consulente Mario Reale imputato successivamente per ovviare al problema degli odori…la difesa sostiene che la dda è partita dagliodori na che poi il compost non era fuori specifica

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