SLOW FISH A GENOVA, LA REGIONE LAZIO PARTECIPA ALL’UNDICESIMA EDIZIONE

La Regione Lazio partecipa all’undicesima edizione di “Slow Fish” a Genova, manifestazione dedicata ai sistemi acquativi organizzata da Slow Food e Regione Liguria, in collaborazione con il Comune di Genova.

La manifestazione, che durerà fino a domenica 4 giugno, ha come tema “Coast to Coast”, proprio per sottolineare l’estrema interconnessione tra terraferma ed ecosistemi acquatici.

Nel corso di “Slow Fish”, nello spazio regionale, sono in programma: seminari, laboratori del gusto, attività educative, iniziative di divulgazione, aperitivi, eventi dedicati alla cucina di strada e una degustazione di prodotti tipici del marchio regionale “Natura in Campo”.

La Regione Lazio, insieme ad Arsial, saranno presenti, in uno spazio istituzionale gestito in collaborazione con Slow Food Lazio, con nove imprese del territorio in rappresentanza di tutte e cinque le Province del territorio regionale. 

Stand del Lazio che ha ricevuto anche la visita del Ministro alle Politiche Agricole, Francesco Lollobrigida, che ha voluto conoscere le aziende presenti dimostrando una particolare attenzione verso i loro prodotti d’eccellenza.

«Nel Lazio – spiega l’assessore alle Politiche agricole della Regione Lazio, Giancarlo Righini – la pesca rappresenta una realtà economica rilevante, tanto per dimensioni che tradizione culturale. Ecco perché ritengo fondamentale, dopo la partecipazione di aprile al Seafood di Barcellona, prendere parte anche a questo evento che rappresenta una vetrina importante per far conoscere le nostre imprese. Quelle presenti a Genova sono una parte delle oltre duemila aziende dell’intera filiera ittica, che vale 50 mln di € di fatturato nel Lazio».

La Regione Lazio vanta una presenza considerevole di imbarcazioni dedite alla pesca che operano soprattutto nei tre Compartimenti Marittimi di Civitavecchia, Roma e Gaeta. Va ricordato, inoltre, che con oltre 5.600 tonnellate di pescato la produzione ittica regionale, in termini di quantità, ammonta al 3,2% circa del totale nazionale. Poco più del 60% della quantità totale del pescato del Lazio proviene da battelli da pesca a strascico, mentre il 30% circa dalla piccola pesca costiera. I battelli da pesca a strascico, pur rappresentando appena il 20% della flotta regionale, pesano per oltre il 70% sul valore della produzione locale. In valori economici la produzione laziale di pesce rappresenta il 4% del valore complessivo nazionale.

«Ringrazio le aziende presenti che si mettono in gioco e partecipano per promuovere insieme a noi il settore ittico. Del resto, chi partecipa alle fiere ha multipli sette volte superiori alle altre imprese per fatturato e utili», sottolinea il commissario straordinario Arsial Andrea Napoletano

L’Arsial intende aiutare la filiera in 3 modi: in primo luogo come da mission tutelando la biodiversità, le acque interne e l’ecosistema. Ma sono importanti anche i fondi messi a disposizione delle imprese, tra cui giocano un ruolo fondamentale quelli europei, gli incentivi e le attività di promozione, come la partecipazione odierna a Slow Fish.  

Articolo precedente

2 GIUGNO. ROCCA: “NECESSARIO RITROVARE SENSO DI COESIONE E SOLIDARIETÀ NAZIONALE”

Articolo successivo

SEZZE, 200MILA EURO PER L’AREA MERCATO DELL’ANFITEATRO

Ultime da Attualità