SITI INQUINATI AD APRILIA: RECORDATI GUADAGNA ALTRI 6 MESI PER LA BONIFICA

Recordati di Campoverde, April
Recordati di Campoverde, Aprilia

Bonifica dei siti inquinati ad Aprilia, la nuova conferenza dei servizi sulla Recordati corregge il tiro: approvato un piano di caratterizzazione integrativo

A febbraio scorso, la nota industria industria chimico-farmaceutica sulla via Mediana, nel Comune di Aprilia, era chiamata alla prova della conferenza dei servizi finalizzata all’approvazione del documento “Relazione descrittiva delle attività di messa in sicurezza d’emergenza e Analisi di rischio sanitario e ambientale sito specifica”.

Invitati alla conferenza dei servizi indetta dal Comune di Aprilia a novembre 2020 i seguenti enti: Regione Lazio, Direzione regionale politiche ambientali e ciclo dei rifiuti; ARPA Lazio, Servizio Suolo e Bonifiche; ASL Latina, Dipartimento di Prevenzione; Provincia di Latina, Settore Ecologia e Tutela del Territorio.

Regione e Asl non fecero pervenire alcun documento, a differenza di Provincia e Arpa Lazio. In realtà la Provincia specificò di affidarsi unicamente a ciò che avrebbe stabilito Arpa Lazio il cui documento trasmesso in Comune lo scorso 2 febbraio fu decisamente ultimativo riguardo al piano trasmesso dalla Recordati: carenza documentale, metodologia vecchia e acque di falda il cui inquinamento non può escludersi. Insomma, un progetto di messa in sicurezza operativa bocciato.

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In ballo il procedimento di bonifica che, oggi, torna in pista poiché, a luglio scorso, la Società Recordati, con apposita nota, ha dato riscontro alle prescrizioni scaturite dalla conferenza dei servizi indetta a novembre che si era conclusa negativamente.

Come si legge in una determina del Settore Ambiente, firmata dal Dirigente Marco Paccosi e datata 9 settembre, Recordati, oltre al mantenimento degli interventi di messa in sicurezza di emergenza (prescrizione n. 2), ha chiesto ad una nuova società di consulenza ambientale – Ramboll Italy S.r.l. – diverse attività: impostare e supervisionare la campagna di monitoraggio delle acque sotterranee richiesta in sede di Conferenza dei Servizi (prescrizione n. 3); studiare e rivalutare tutte le attività ambientali riferite all’iter amministrativo in corso, sino ad oro svolte nel sito, al fine di ricostruire il modello concettuale di sito, propedeutico e necessario per l’implementazione di una nuova analisi di rischio.

A seguito della realizzazione della suddetta campagna di monitoraggio della falda e, dopo aver rielaborato tutta la documentazione ambientale del sito, Ramboll ha predisposto un documento di sintesi relativo alla ricostruzione del modello concettuale di sito.

Ne è nata una questione ulteriore. Nella ricostruzione del modello concettuale di sito, “sono state individuate alcune lacune di informazioni che necessitano di ulteriori indagini di approfondimento al fine di poter completare lo stesso modello e pervenire, in accordo alla norma, alla predisposizione dell’Analisi di Rischio sanitaria ambientale approvabile”.
“È per questo motivo – scrive Recordati nella nota al Comune – che, con riferimento alle lacune di informazioni individuate nel modello concettuale, è stato altresì predisposto un piano della caratterizzazione integrativo di Fase I realizzabile dalla data di approvazione dello stesso in circa 5 mesi al massimo, salvo imprevisti e, al quale, dovrà seguire anche un secondo step di indagini (Fase II) la cui impostazione potrà essere meglio definita a seguito dell’acquisizione dei risultati di Fase I, ma che si ipotizza possa avere uno sviluppo temporale di circa 6 mesi. Solo a seguito della realizzazione di questi 2 step di indagini riteniamo potrà essere possibile completare il modello concettuale di sito e predisporre quindi un’Analisi di Rischio in accordo alle linee guida di riferimento e alle normative vigenti“.

Al che ne è seguita una ulteriore conferenza dei servizi indetta in modalità asincrona dal Comune il 15 luglio 2021. Tra gli enti invitati a esprimere pareri – Regione Lazio, Direzione regionale ciclo dei rifiuti (Area rifiuti – Area bonifica dei siti inquinati); ARPA Lazio, Servizio Suolo e Bonifiche; ASL Latina, Dipartimento di Prevenzione; Provincia di Latina, Settore Ecologia e Tutela del Territorio; Comune di Aprilia (Settore IV Urbanistica) – solo Arpa e Provincia hanno inviato valutazioni di natura tecnica, con il settore Ambiente dell’ente di Via Costa che, come nella precedente conferenza dei servizi, ha chiesto di riscontare i ragionamenti dell’Agenzia regionale ambientale.

Alla fine del veloce confronto amministrativo e in relazione ai pareri pervenuti, non sono stati espressi dissensi motivati così che la Conferenza dei Servizi si è conclusa positivamente e si è dato il via libera al piano di caratterizzazione così come proposto da “Recordati Industria Chimica e Farmaceutica S.p.A” che, a sua volta, si era rivolta alla nuova società di consulenza ambientale la quale materialmente ha redatto il piano di caratterizzazione integrativo.

Tradotto: per la bonifica del sito inquinato si dovranno aspettare almeno altri sei mesi.

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