SITI INQUINATI AD APRILIA: OK A CARATTERIZZAZIONE INTEGRATIVA PER RECORDATI

Recordati di Campoverde, April
Recordati di Campoverde, Aprilia

Siti inquinati ad Aprilia: il Comune approva il piano di caratterizzazione integrativo per l’azienda Recordati

Si è arrivati a una nuova tappa del processo di bonifica del sito della Recordati, dopo che la società di consulenza ambientale Ramboll Italy S.r.l. era stata interpellata dall’industria chimica e farmaceutica a settembre scorso, così da intraprendere diverse attività sul sito inquinato di Via Mediana a Campoverde: impostare e supervisionare la campagna di monitoraggio delle acque sotterranee richiesta in sede di Conferenza dei Servizi (prescrizione n. 3); studiare e rivalutare tutte le attività ambientali riferite all’iter amministrativo in corso, sino ad oro svolte nel sito, al fine di ricostruire il modello concettuale di sito, propedeutico e necessario per l’implementazione di una nuova analisi di rischio.

Leggi anche
SITI INQUINATI AD APRILIA: RECORDATI GUADAGNA ALTRI 6 MESI PER LA BONIFICA

A settembre 2021, vi era stata la conclusione positiva della Conferenza dei servizi relativa al documento “Piano di Caratterizzazione Integrativo”. In seguito, a marzo 2022, la Società Recordati, all’esito dei risultati delle indagini di caratterizzazione di Fase 1 trasmessi, ha comunicato al Comune di Aprilia di aver eseguito un ulteriore aggiornamento del modello concettuale di sito colmando parzialmente alcuni dei gap individuati in precedenza; con successiva istanza del 3 giugno scorso, la Recordati ha chiesto l’approvazione del “Piano di caratterizzazione integrativo”, a cui è seguita l’indizione da parte del Comune apriliano di una terza conferenza dei servizi (la prima conclusasi negativamente, la seconda in senso positivo).

Recordati di Campoverde (Aprilia)
Recordati di Campoverde (Aprilia). L’azienda è soggetta alla direttiva Seveso che ha avuto più evoluzioni. Seveso è la normativa a cui sono sottoposte alcune aziende, ritenute soggette a Rischio di Incidente Rilevante. Tale normativa prende il nome da una città chiamata SEVESO in provincia di Monza, in cui nel 1976 ci fu uno degli incidenti chimici più gravi del paese. L’incidente avvenne alla ICMESA, in cui si producevano profumo, disinfettanti ospedalieri, fitofarmaci. La direttiva europea denominata “direttiva Seveso” (direttiva europea 82/501/CEE, recepita in Italia con il DPR 17 maggio 1988, n. 175 nella sua prima versione) impone agli stati membri di identificare i propri siti a rischio. Ad oggi, l’ultima edizione della direttiva ha preso il via quando il 24 luglio 2012 è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea n. 197 la Direttiva 2012/18/UE del 4 luglio 2012. Entrata in vigore il 13 agosto dello stesso anno, per essere recepita dagli Stati Membri entro il 1º giugno 2015

Alla conferenza dei servizi sono stati invitati cinque enti: Regione, Provincia, Comune, Arpa Lazio e Asl. A rispondere in tre: Comune, Arpa e la stessa società privata.

Al netto dei pareri pervenuti, vi sarebbe la predisposizione ed approvazione dell’Analisi di rischio non prima di una perimetrazione definitiva della contaminazione sull’area in questione e ulteriori indagini di approfondimento proposte dalla Società.

La corretta perimetrazione della contaminazione, nelle diverse matrici ambientali, – si legge nella determina del Settore Ambiente del Comune di Aprilia pubblicata oggi 12 luglio – è condizione propedeutica per la valutazione del rischio e per la successiva definizione del sito come “contaminato” o “non contaminato”.

Ecco perché, conclusa l’ennesima conferenza dei servizi, ora la Società dovrà dare inizio alle attività di caratterizzazione con una serie di prescrizioni quali, ad esempio, l’adozione di tutti gli accorgimenti necessari ad impedire qualunque sversamento di sostanze inquinanti a danno dell’ambiente.

Articolo precedente

ELEZIONI DA RIPETERE A LATINA, FDI PICCHIA DURO IN PARLAMENTO: “NON SI INSABBI IL CASO”

Articolo successivo

FONDI: “LA PSICOTERAPIA DI GRUPPO NELL’APPROCCIO STRATEGICO”

Ultime da Cronaca