I consiglieri comunali d’opposizione Salvatore Vento Salvatore, Karim Tucciarone e Williams Di Cesare intervengono dopo il consiglio comunale dello scorso 19 maggio a Spigno Saturnia: “Sindaco sfugge alle sue responsabilità”
“Per la prima volta, almeno degli ultimi trent’anni, mai era accaduto che un Sindaco chiudesse un consiglio comunale per evitare che le domande dell’opposizione venissero verbalizzate”.
Esordiscono così i tre consigliori di opposizione del Comune di Spigno Saturnia, Salvatore Vento, Karim Tucciarone e Williams Di Cesare, commentando il consiglio “lampo” dello scorso lunedì 19 maggio, unico punto all’ordine del giorno l’atto dovuto per legge dell’istituzione del fondo obiettivi di finanza pubblica.
“Nemmeno davanti alle domande più scomode e compromettenti, si era vista una fuga del genere da parte di un esponente della maggioranza. È sempre stata prassi consolidata negli anni, che durante lo svolgimento dell’assise civica, i consiglieri chiedessero informazioni o ponessero domande alla maggioranza su fatti rilevanti o su istanze segnalate dai cittadini.
Del resto, il consiglio comunale è l’unico strumento di confronto che anima un dibattito tra le varie parti politiche del Comune di Spigno Saturnia. E il primo che lo sottolineava era proprio il Sindaco Marco Vento quando sedeva sui banchi della minoranza. Questa volta invece, il Sindaco trincerandosi dietro l’applicazione ferrea del regolamento per lo svolgimento del consiglio, e con il supporto del neo segretario comunale, chiude subito dopo la votazione del punto all’ordine del giorno, sciogliendo la seduta dopo meno di dieci minuti, trasforma la discussione in una “chiacchierata”.
“Del resto – continuano i tre esponenti di opposizione – comprendiamo le preoccupazioni del primo cittadino che, incalzato durante i consigli comunali passati, non ha mai brillanto nelle risposte”.
I tre consiglieri comunali non hanno fatto drammi seppur manifestando un certo stupore per la scelta del Sindaco di troncare nel peggiore dei modi il confronto in aula, e hanno dichiarato che la loro attività sarà a questo punto sempre puntuale nel rispetto dei regolamenti.
“Il Sindaco – concludono – eventualmente per deformazione professionale usa il “procedimento” alla lettera per farsi scudo, ma è solo una difesa imbarazzante. A quasi un anno dall’insediamento, deve comprendere che non può più utilizzare i “non so” e i “devo vedere” per rispondere alle problematiche del territorio, ma deve iniziare a produrre concretezza che ad oggi manca. Dal canto nostro, saremo ligi ad ogni regolamento dell’ente a questo punto, e soprattutto ne chiederemo il rispetto. Proprio per questo, abbiamo richiesto nei termini del regolamento, la convocazione del consiglio comunale su tre argomenti importanti quali il nuovo servizio di raccolta dei rifiuti, la manutenzione del verde e degli immobili comunali e sulla situazione del trasporto pubblico locale, esercitato con mezzi non idonei e non in linea con le chilometriche regionali. Ora il Sindaco ha venti giorni di tempo per tenere la riunione del Consiglio Comunale, un tempo congruo per trovare risposte soddisfacenti. Forse”.