33enne immigrato della Costa d’Avorio, richiedente protezione internazionale, è stato trovato in un fosso alla periferia di Latina.
L’uomo, di nome Kalou Kalou Urlich, è morto investito da un’auto pirata che non si è fermata dopo averlo investito. Il cadavere è stato rinvenuto nel fosso laterale che costeggia la strada Acque Alte. Il 33enne era a bordo della sua bicicletta che è stata trovata a non molta distanza dal corpo del 33enne che era ospite di un centro accoglienza in strada Santa Croce, tra Borgo Bainsizza e Borgo Carso.
L’incidente è avvenuto stanotte a un’ora tarda tanto che alcuni residenti hanno sentito un boato. Le ricerche del 33enne sono scattate dopo che gli altri immigrati del centro accoglienza hanno notato la sua assenza.
A intervenire la Polizia Stradale del Distaccamento di Terracina che ha iniziato gli approfondimenti e avviato le indagini per risalire al responsabile. Gli agenti di Polizia hanno trovato il corpo del 33enne dentro il canale di scolo che costeggia la strade, avvolto dai rami e dalle sterpaglie.
Il cadavere si trovava all’altezza del civico 83 e probabilmente, a investirlo, è stato un mezzo di grosse dimensioni che ha tamponato l’uomo che stava percorrendo la strada che unisce Borgo Piave a Borgo Podgora. Un impatto violento tanto che la bicicletta ritrovata a diversi metri dall’uomo era completamente distrutta.
Sulla strada, inoltre, sono stati trovati i segni di una frenata che si è impressa sull’asfalto. Ciò vuol dire che il conducente del mezzo si è reso conto di aver urtato il ciclista e, pur provando a evitare il tamponamento, è poi scappato via omettendo di soccorrerlo e lasciandolo agonizzante nel canale di scolo. C’è anche la possibilità che il 33enne si però morto sul colpo, in considerazione di una caduta che deve esser stata molto forte.
Intanto, come da prassi, il sostituto procuratore di turno della Procura di Latina, Marina Marra, ha aperto un fascicolo per omicidio stradale e omissione di soccorso che, per il momento, è a carico di ignoti.