Oggi, 16 novembre, i Carabinieri del Reparto Operativo-Nucleo Investigativo di Latina hanno notificato, un decreto di applicazione della misura della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza emesso dalla Sezione III Penale, Sezione specializzata – misure di prevenzione del Tribunale Civile e Penale di Roma, su richiesta della Procura della Repubblica di Latina, ad un 19enne pontino, della famiglia di origine rom De Rosa, nota per essere legata al clan Di Silvio. Si tratta del fratello minore dei più noti Cristian e Cesare De Rosa e figlio di Giulia De Rosa detta Cipolla.
Il giovane, Giuseppe De Rosa, è ritenuto pericoloso in quanto soggetto che vive abitualmente con i proventi di attività delittuosa e dedito alla commissione di reati che pongono in pericolo la sicurezza e la tranquillità pubblica. Il 19enne era stato già colpito da Daspo urbano con il divieto di frequentare luoghi pubblici.
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L’attività di indagine, eseguita dai Carabinieri del Nucleo Investigativo, guidati dal tenente colonnello Antonio De Lise, sotto la direzione della Procura pontina, ha consentito di dimostrare come il giovane, sin da quando era minorenne, quasi senza soluzione di continuità, sia stato una persona dedita ad attività delittuosa quali reati contro il patrimonio, la persona e in materia di stupefacenti.
Il provvedimento obbligherà il giovanissimo, per il prossimo anno, a non allontanarsi dal comune di residenza o abituale dimora, a non uscire dalla propria abitazione nell’arco orario compreso dalle 21 alle 7, a darsi immediatamente alla ricerca di un lavoro ed a non associarsi a persone che hanno subìto condanne e sono sottoposte a misure di prevenzione.
Lo stesso provvedimento era stato applicato lo scorso mese a uno dei fratelli di Giuseppe De Rosa, ossia Cristian De Rosa.
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